MONITORAGGIO «STACCO ITALIA – U.E.» – OTTOBRE 2024
Monitoraggio mensile dello «stacco Italia» del prezzo al consumo, delle imposte e del prezzo industriale rispetto all’Unione Europea dei due carburanti di maggiore consumo [benzina e gasolio].
Sulla base di quanto già attuato dal 2014 in collaborazione tra ASSOPETROLI-ASSOENERGIA [che pubblica i dati di sintesi con cadenza mensile] e FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO [che pubblica i dati con regolarità settimanale], il monitoraggio avviene con le seguenti metodologie:
– i risultati costituiscono la media aritmetica mensile dei dati pubblicati settimanalmente dalla Commissione Europea [sulla base delle segnalazioni dei singoli Paesi Membri dell’Unione, cfr. il seguente indirizzo web
https://energy.ec.europa.eu/data-and-analysis/weekly-oil-bulletin_en
– il calcolo dello «stacco» avviene per differenza tra dato Italia del prezzo al consumo, delle imposte e del prezzo industriale, e quello della media aritmetica [e non già ponderale in base ai volumi dei consumi dei diversi Stati – come sono invece calcolate le medie comunitarie – proprio per apprezzare correttamente le differenze tra la stessa unità di prodotto (un litro di benzina o gasolio)] delle stesse grandezze in ciascuno dei singoli 27 Membri dell’Unione [indipendentemente alla loro appartenenza all’area monetaria euro o meno, in quanto tutte le grandezze sono espresse in euro/litro];
– per il prodotto benzina il calcolo dello «stacco» fino all’anno 2020 ha tenuto conto dell’imposta comprendendovi, oltre all’accisa nazionale, l’incidenza ponderata delle addizionali regionali [in base alla quota di vendite in ciascuna regione sul totale nazionale] per correttamente tarare le componenti delle imposte stesse e del prezzo industriale; dal gennaio 2021, a seguito della abolizione dell’IRBA, si fa pertanto riferimento esclusivamente all’accisa nazionale, pari a 0,72840 euro/litro fino al 21.03.2022, dal 22.03.2022 al 30.11.2022 a 0,47840, dal 01.12.2022 a 0,57840 ed infine dal 01.01.2023 di nuovo a 0,72840.
La pubblicazione espone le medie annue e/o le medie cumulate dei mesi già chiusi nel caso di esercizio annuo ancora parziale a partire dal 2011.
Tale scelta è stata ritenuta opportuna per evidenziare l’effetto sugli «stacchi» delle politiche fiscali nazionali italiane, in particolare in dipendenza dei cospicui incrementi dell’accisa – e anche delle aliquote IVA – intervenuti nell’esercizio 2011 [ed in misura minore negli esercizi successivi], nonché degli straordinari decrementi introdotti nel marzo 2022 a seguito dell’emergenza dei prezzi energetici, fino al graduale reintegro delle accise nella misura antecedente al taglio del marzo 2022, che hanno influenzato gli «stacchi» in due direzioni opposte: l’incremento, da un lato, dello «stacco» del prezzo al consumo e delle imposte, il decremento dello «stacco» del prezzo industriale in dipendenza dell’incremento delle accise nonché le dinamiche dipendenti delle rimodulazioni in riduzione od incremento delle accise.
Dal monitoraggio, si osservano distintamente tre fasi temporali come in appresso sintetizzate:
- PRIMA FASE, ACCISE PRIMA DELL’AUMENTO: nel periodo gennaio – novembre 2011 per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computata in +0,126 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,083 euro/litro per le imposte [ossia il 65,56 % dello «stacco» totale] e per +0,044 euro/litro per il prezzo industriale [34,44 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computata in +0,099 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,062 euro/litro per le imposte [62,26 % dello «stacco» totale] e per +0,037 euro/litro per il prezzo industriale [37,74 % dello «stacco» totale];
- SECONDA FASE, DOPO L’AUMENTO DELLE ACCISE: nel periodo dicembre 2011 [nel dicembre 2011 ci fu il più cospicuo aumento delle accise] – marzo 2022 per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computata in +0,234 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,231 euro/litro per le imposte [98,82 % dello «stacco» totale] e per +0,003 euro/litro per il prezzo industriale [1,18 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computata in +0,208 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,220 euro/litro per le imposte [105,68 % dello «stacco» totale] e per -0,012 euro/litro per il prezzo industriale [-5,68 % dello «stacco» totale];
- TERZA FASE, DOPO LA DIMINUZIONE DELLE ACCISE: nel periodo aprile 2022 [il 22 marzo 2022 si è avuta la più grande diminuzione in assoluto delle accise] – novembre 2022 per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computata in +0,026 euro/litro per il prezzo al consumo, per -0,005 euro/litro per le imposte [-20,65 % dello «stacco» totale] e per +0,031 euro/litro per il prezzo industriale [120,65 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computata in -0,016 euro/litro per il prezzo al consumo, per -0,017 euro/litro per le imposte [106,42 % dello «stacco» totale] e per +0,001 euro/litro per il prezzo industriale [-6,42 % dello «stacco» totale];
- QUARTA FASE, DOPO LA RIMODULAZIONE DELLE ACCISE: nel periodo dicembre 2022 [il 1° dicembre l’accisa (quale ridotta nel marzo 2022) è aumentata di 0,100 euro/litro] per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computata in +0,083 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,082 euro/litro per le imposte [98,80 % dello «stacco» totale] e per +0,001 euro/litro per il prezzo industriale [1,20 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computata in +0,032 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,080 euro/litro per le imposte [250,00 % dello «stacco» totale] e per -0,048 euro/litro per il prezzo industriale [-150,00 % dello «stacco» totale];
- QUINTA FASE, DOPO IL RIPRISTINO DELLE ACCISE PIENE: nel periodo da gennaio 2023 a ottobre 2024 [il 1° gennaio l’accisa (quale ridotta nel marzo 2022) è ritornata alla misura antecedente la riduzione] per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computata in +0,211 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,217 euro/litro per le imposte [102,98 % dello «stacco» totale] e per -0,006 euro/litro per il prezzo industriale [-2,98 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computata in +0,169 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,205 euro/litro per le imposte [121,22 % dello «stacco» totale] e per -0,036 euro/litro per il prezzo industriale [-21,22 % dello «stacco» totale].
Nel periodo complessivo:
- dal gennaio 2011 all’ottobre 2024 lo «stacco» con l’Unione Europea per le grandezze relative alla benzina passa da +0,096 a +0,187 euro/litro [incremento di +0,091 euro/litro] per il prezzo al consumo, da +0,050 a +0,191 euro/litro [incremento di +0,141 euro/litro] per le imposte, nonché da +0,046 a -0,004 euro/litro [decremento di -0,050 euro/litro] per il prezzo industriale;
- per le grandezze relative al gasolio, dal gennaio 2011 all’ottobre 2024 lo «stacco» con l’Unione Europea passa da +0,066 a +0,138 euro/litro [incremento di +0,072 euro/litro] per il prezzo al consumo, da +0,030 a +0,180 euro/litro [incremento di +0,110 euro/litro] per le imposte, e da +0,036 a -0,042 euro/litro [decremento di -0,078 euro/litro] per il prezzo industriale.
Nell’ultimo mese:
- la media mensile dell’ottobre 2024 registra uno «stacco» con l’Unione Europea per il prodotto benzina determinato in: +0,187 euro/litro prezzo al consumo, +0,191 euro/litro imposte e -0,004 euro/litro prezzo industriale;
- la media mensile dell’ottobre 2024 registra uno «stacco» con l’Unione Europea per il prodotto gasolio determinato in: +0,138 euro/litro prezzo al consumo, +0,180 euro/litro imposte e -0,042 euro/litro prezzo industriale.