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ENI E I PREZZI “DINAMICI”: LA REAZIONE DEI GESTORI

I Presidenti di FEGICA, FAIB e FIGISC hanno inviato una lettera aperta a STAFFETTA a commento dell’annuncio ENILIVE della sperimentazione dei così detti “prezzi dinamici“, che, in caso di positivo riscontro per l’azienda, da “sperimentazione” diverrà la “norma” su tutta la rete del marchio.

Ne pubblichiamo il testo quale riportato su STAFFETTA di data odierna.

Nel leggere l’articolo apparso il 25 settembre scorso sulla Staffetta, dal titolo Carburanti: Eni sperimenta i “prezzi dinamici, viene riportata una nota della stessa Azienda in risposta ad una sollecitazione della Staffetta in cui emerge che alla fine di questa sperimentazione “Enilive adotterà tale sistema sulla intera rete, previa condivisione con le organizzazioni sindacali dei gestori”.

Grande, ovviamente, è lo stupore delle nostre Organizzazioni nell’apprendere, sia pure in forma indiretta, che Eni intenda confrontarsi prima di assumere strategie o decisioni che riguarderebbero l’intera categoria dei gestori.

Senza entrare nel merito di tale “sperimentazione”, il che richiederebbe una attenta valutazione anche in ordine ai listini di Eni che appaiono e sono, come testimoniato autorevolmente dalla stessa Staffetta, ormai da mesi costantemente superiori nelle medie nazionali e regionali al pricing degli altri competitor di altri marchi petroliferi, con costanti perdite di volumi registrate dalle gestioni rappresentate che come noto percepiscono uno sconto pro litro fisso e non in percentuale rispetto al prezzo, ci corre l’obbligo di motivare il nostro sbigottimento ed anche la nostra irritazione scaturiti dalle dichiarazioni di Enilive.

È appena il caso di ricordare che già ad aprile 2024 chiedemmo ad Enilive una apertura di un confronto su temi di grande rilevanza per la nostra categoria (contratti anomali che negli ultimi mesi si sono moltiplicati come un protozoo ermafrodita con la strumentale adozione di un “gestore” di diretta emanazione e totale controllo, rinnovo degli Accordi scaduti, apertura della contrattazione sul “non oil” ecc.) e a valle di tale legittima richiesta, nell’unico incontro che ne seguì ci sentimmo dire che sui temi sollevati nessuna contrattazione era possibile, disconoscendo il ruolo delle nostre Organizzazioni, nella mal celata strategia di avere “le mani libere”. Insomma, Enilive intendeva ed intende tuttora considerarsi, come dicono i giuristi, “legibus solutus”, cioè libera da qualsiasi norma, finanche quelle elementari del rispetto delle controparti o come si dice oggi, dei “corpi intermedi”, almeno nel nostro caso.

Tale atteggiamento aziendale ci ha costretti ad aprire una “vertenza collettiva” presso il MASE, secondo le norme vigenti, nonché ad inviare a luglio scorso una nuova comunicazione ad Enilive su pressioni esercitate nei confronti dei gestori, accompagnate dalla riserva aziendale di recessi unilaterali dei contratti in corso, qualora i gestori stessi non dovessero con entusiasmo e cieca abnegazione diffondere le relative campagne promozionali in atto.

E tutto ciò, senza nascondere i fatti, in un contesto in cui, come è noto, un approccio condiviso da tutta la filiera sulle riforme del nostro settore è stato apertamente osteggiato proprio da Enilive: il risultato finale, come testimoniato da Staffetta più volte, è sotto gli occhi di tutti.

Nell’attesa, non trepidante, di questa eventuale convocazione da parte di Enilive sul “prezzo dinamico”, di sicuro interesse aziendale, di cui i gestori non sentono minimamente la necessità, ci sia consentito di concludere precisando che noi non siamo come un jukebox che Enilive possa pretendere di usare come vuole per sentire solo le canzoni gradite. Per di più, non mettendo la monetina a favore dei gestori.”

FEGICA – FAIB – FIGISC