DOPO IL “CARTELLO”: I PREZZI DAL 31.07.2023 AL 06.12.2023
Si è parlato in questi giorni dell’andamento dei prezzi dei principali carburanti, con un ampio rilievo alla notizia che si tratta dei “prezzi più bassi” dell’anno 2023. La notizia risponde solo in parte al vero: guardando i dati, infatti, ciò e quasi integralmente vero solo per la benzina [solo nelle prime due giornate del 2023 il prezzo medio della benzina self è stato inferiore a quello attuale (nel nostro studio l’ultimo prezzo monitorato è quello del 6 dicembre 2023, pari a 1,796 €/litro) e per una ulteriore giornata ha registrato un prezzo uguale, mentre non è esatto per il gasolio, che registra nel 2023 ben 106 giornate con un prezzo inferiore a quello del 6 dicembre (pari a 1,770 €/litro) ed altre due giornate con prezzo uguale (rif. Tavola 1 e Grafici 1, 2, 3 e 4).
La fonte per la determinazione del prezzo medio nazionale sono i dati del MIMIT, files dell’Open data “il prezzo alle 8”; per la ricerca sono stati processati ben 13.473.890 prezzi (6.743.168 della benzina e 6.730.722 del gasolio) per 340 giornate di osservazione.
Per i dati sul tasso di cambio $/€, sulle quotazioni del greggio Brent sul mercato spot e sulle quotazioni Platt’s CIF Mediterraneo della benzina e del gasolio raffinati, le fonti sono la Banca Centrale Europea, Bloomberg e Staffetta Quotidiana.
Emerge di frequente in tali comunicati sui prezzi, in misura minore rispetto al doveroso riferimento all’andamento dei mercati internazionali, la valorizzazione del ruolo dell’obbligo di esposizione del cartello del “prezzo medio” in una supposta moderazione del prezzo al consumo.
Il tema è stato largamente esposto negli ultimi mesi e non è necessario ripercorrere le obiezioni ampiamente poste avverso la tesi – la quale si conferma assolutamente insostenibile – del “cartello” utile a calmierare i prezzi, e la presenta ricerca costituisce solo un utile aggiornamento di attualizzazione temporale di analisi già svolte.
Le osservazioni salienti e sintetiche desunte dai dati relativi al periodo 31.07.2023 (ultimo giorno antecedente l’obbligo di esposizione del cartello del prezzo medio) – 06.12.2023 (con una fase di “sospensione” del cartello, a seguito della Sentenza del TAR Lazio, dall’11 al 30 novembre) sono sviluppate nei seguenti punti. Anche in questo caso, la fonte per la determinazione del prezzo medio nazionale sono i dati del MIMIT, files dell’Open data “il prezzo alle 8”; per il periodo 31.07-06.12 sono stati processati 5.119.875 prezzi (2.561.543 della benzina e 2.558.332 del gasolio) per 129 giornate di osservazione.
È noto che il prezzo finale al consumo è determinato da fattori diversi derivanti anche da contesti di mercato più o meno complessi:
- l’andamento della quotazione internazionale spot (diversa da quella fissata dal future) del greggio di riferimento;
- dal momento che le transazioni della materia prima sono fissate in dollari, il tasso di cambio internazionale tra dollaro e valuta comunitaria EU;
- la quotazione internazionale sulla piazza del Mediterraneo dei prodotti raffinati (a sua volta influenzata dal tasso di cambio), con dinamiche che in genere hanno un’alta correlazione con l’andamento della quotazione del greggio, ma che sono anche influenzate dalla stagionalità dei consumi, dalla maggiore o minore corrispondenza tra domanda ed offerta, con particolare riferimento alla capacità autonoma della raffinazione oppure della sua dipendenza dai raffinatori esterni alla piazza di consumo;
- la misura della fiscalità (accise e aliquota di imposta sul valore aggiunto) incidente sui prodotti per autotrazione, che costituisce – a differenza dei precedenti fattori – una variabile specificamente nazionale;
- il livello del margine industriale – anch’essa una variabile specificamente locale – che rappresenta la somma della copertura di tutti i costi e della remunerazione del sistema distributivo.
Ognuno di questi fattori è stato analizzato per il periodo 31.07.2023-06.12.2023, con l’avvertenza metodologica che i fattori internazionali, una volta accertati sul mercato, si riversano sul prezzo finale al consumo con un intervallo di due giorni tecnici (di quattro nei week end) e che di ciò è stato puntualmente tenuto conto per associare ad un prezzo la quotazione ed il cambio correttamente corrispondenti.
TASSO DI CAMBIO $/€ (rif. Tavola 2)
- Il tasso di cambio dollari/euro si è andato deprezzando da 1,1125 di inizio periodo fino ad un minimo di 1,0469 nella prima decade di ottobre per poi risalire a novembre tra 1,0800 e 1,1000, con un tasso medio di 1,0754; tra inizio e fine periodo, pertanto, il tasso è diventato meno favorevole (da 1,1125 a 1,0868), con una flessione di -0,0257.
QUOTAZIONI DEL GREGGIO IN $ ED €/BARILE (rif. Tavola 2 e Grafici 5 e 6)
- La quotazione internazionale del greggio di riferimento, fissata in dollari/barile, scende da 84,28 a 78,16, con una flessione di -6,12 dollari, con una media del periodo di 87,89, un valore massimo di 97,10 ed uno minimo di 77,73;
- tali valori, al tasso di cambio corrispondente, cioè, convertiti in euro/barile, scendono da 75,76 a 71,92, con una flessione di -3,84 euro, con una media del periodo di 81,78, un valore massimo di 92,16 ed uno minimo di 71,65;
- l’influenza del tasso di cambio sulla quotazione in euro/barile (derivante, cioè, dal deprezzamento dell’euro sul dollaro in alcune fasi del periodo di studio) si può mediamente stimare nell’ordine del 3,40 %: in altri termini, se il tasso fosse rimasto stabile dal 31.07.2023 al 06.12.2023 (ossia a 1,1125 dollari per un euro), la media della quotazione nel periodo di studio si sarebbe abbassata a 79,00 euro/barile in luogo della media effettiva di 81,78.
QUOTAZIONI DEI PRODOTTI RAFFINATI CIF MEDITERRANEO $/TONNELLATA ED €/LITRO (rif. Tavola 2 e Grafici 7, 8 e 9)
- La quotazione internazionale della benzina, fissata in dollari/tonnellata, scende da 958,75 a 768,75, con una flessione di -190,00 dollari, con una media del periodo di 893,37, un valore massimo di 1.043,00 ed uno minimo di 768,75 (che coincide con il giorno 06.12);
- la quotazione internazionale del gasolio, fissata in dollari/tonnellata, scende da 864,50 a 801,00, con una flessione di -63,50 dollari, con una media del periodo di 908,71, un valore massimo di 1.030,50 ed uno minimo di 801,00 (che coincide con il giorno 06.12);
- la quotazione internazionale della benzina, convertita in euro/litro, scende da 0,651 a 0,534, con una flessione di -0,117 euro, con una media del periodo di 0,627, un valore massimo di 0,734 ed uno minimo di 0,534 (che coincide con il giorno 06.12);
- la quotazione internazionale del gasolio, convertita in euro/litro, scende da 0,657 a 0,623, con una flessione di -0,034 euro, con una media del periodo di 0,714, un valore massimo di 0,812 ed uno minimo di 0,623 (che coincide con il giorno 06.12);
- anche in questo caso l’influenza del tasso di cambio sulla quotazione in euro/litro (derivante, cioè, dal deprezzamento dell’euro sul dollaro in alcune fasi del periodo di studio) si può mediamente stimare nell’ordine del 3,32 % per la benzina e del 3,35 % per il gasolio: in altri termini, se il tasso fosse rimasto stabile dal 31.07.2023 al 06.12.2023 (ossia a 1,1125 dollari per un euro), la media della quotazione della benzina nel periodo di studio si sarebbe abbassata a 0,606 euro/litro in luogo della media effettiva di 0,627 (ossia di circa 0,025 euro/litro in meno con IVA), e quella del gasolio si sarebbe abbassata a 0,690 euro/litro al posto della media effettiva di 0,714 (circa 0,029 euro/litro in meno con IVA).
ACCISA (rif. Tavola 3 e Grafici 12 e 13)
- L’ammontare della accisa è rimasta stabile per tutto il periodo di osservazione al valore assunto dopo l’aumento del 1° gennaio, ossia a 0,72840 euro/litro (0,889 con IVA) per la benzina ed a 0,61740 euro/litro (0,753 con IVA) per il gasolio:
- l’accisa, pertanto, costituisce l’unico fattore del prezzo finale al consumo rimasto inalterato nel periodo 31.07.2023-06.12.2023.
MARGINE INDUSTRIALE (rif. Tavola 3 e Grafici 12 e 13)
- Tutti i fattori compositivi del prezzo finale (che è un prezzo comprensivo di IVA), ossia accisa, quotazione del prodotto raffinato e margine industriale, vengono a loro volta addizionati dell’IVA di competenza (la somma dell’IVA dei singoli fattori costituisce l’IVA totale incorporata dal prezzo totale);
- il margine industriale ivato della benzina nella modalità self nel periodo di studio 31.07.2023-06.12.2023 cresce da 0,225 euro/litro a 0,256, con un incremento di +0,031 euro/litro, con una media del periodo di 0,260, un valore massimo di 0,374 ed uno minimo di 0,210;
- il margine industriale ivato del gasolio nella modalità self nello stesso periodo cresce da 0,207 euro/litro a 0,256, con un incremento di +0,049 euro/litro, con una media del periodo di 0,234, un valore massimo di 0,305 ed uno minimo di 0,179.
PREZZO FINALE SELF (rif. Tavola 3 e Grafici 10 e 11)
- Il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self nel periodo 31.07.2023-06.12.2023 cala da 1,908 a 1,796 euro/litro, con una flessione di -0,112 euro/litro (-5,87 %), con una media del periodo di 1,914, un valore massimo di 2,003 ed uno minimo di 1,796 (che corrisponde al prezzo medio del 06.12.2023);
- il prezzo medio nazionale del gasolio in modalità self nello stesso periodo segna un lieve aumento da 1,762 a 1,770 euro/litro (+0,45 %), con un marginale incremento di +0,008 euro/litro, con una media del periodo di 1,859, un valore massimo di 1,939 ed uno minimo di 1,762 (che corrisponde al prezzo medio del 31.07.2023).
IL COMPLESSO DEI FATTORI DEL PREZZO (rif. Tavola 3 e Grafici 12 e 13)
- Per la benzina, le dinamiche dei fattori componenti il prezzo nel periodo 31.07.2023-06.12.2023 sono così riassumibili:
- l’unico fattore senza movimentazioni di sorta è l’accisa ivata;
- la quotazione internazionale del prodotto finito è rimasta abbastanza stabile rispetto ai valori del 31.07 fino alla prima decade di settembre per poi segnare verso il 10 settembre un incremento dell’11 % sui valori del 31.07 e poi scendere verso il 20 settembre a valori inferiori del 14 % su quelli del 31.07 ed infine scendere ancora fino ad un -18 % (dato al 06.12 rispetto al 31.07);
- il margine industriale ha segnalato dinamiche più complesse: dapprima con un incremento verso la prima decade di agosto del 22 % sul dato del 31.07, ha poi marcato un calo verso metà agosto fino ad un 7 % in meno sul 31.07, iniziando a salire da metà settembre fino ad un massimo del 66 % in più sul 31.07 verso la prima decade di ottobre, per poi ridiscendere a metà novembre sino ai valori del 31.07, con una successiva ripresa verso l’alto tra valori compresi tra il 17 ed il 13 % in più del 31.07;
- il risultato sul prezzo finale è stato un aumento del 5 % rispetto al 31.07 a cavallo dei mesi di settembre ed ottobre, per poi ritracciare verso il basso sino agli attuali valori che sono inferiori di quasi il 6 % a quelli del 31.07.
- Per il gasolio, le dinamiche dei fattori componenti il prezzo nel periodo 31.07.2023-06.12.2023 sono così riassumibili:
- anche in questo caso l’unico fattore senza movimentazioni di sorta è l’accisa ivata;
- la quotazione internazionale del prodotto finito è rimasta abbastanza stabile rispetto ai valori del 31.07 fino alla seconda decade di settembre per poi segnare un incremento del 24 % sui valori del 31.07 e poi scendere verso il 10 settembre a valori superiori del 7 % su quelli del 31.07, risalire verso fine ottobre a valori superiori del 25 % rispetto al 31.07 ed infine scendere ancora fino ad un -5 % (dato al 06.12 rispetto al 31.07);
- il margine industriale ha segnalato dinamiche ancor più complesse di quelle della benzina: dapprima con un decremento verso la prima decade di agosto del 15 % sul dato del 31.07, ha poi marcato un incremento verso il agosto fino ad un 20-21 % in più sul 31.07, iniziando a scendere i primi di settembre fino ad 8 % in meno sul 31.07 verso metà settembre, per poi balzare nella prima decade di ottobre sino 46 % in più rispetto ai valori del 31.07, con una successiva fase di ribasso ed infine attestarsi tra metà novembre ed i primi di dicembre tra valori compresi tra il 37 ed il 24 % in più del 31.07;
- il risultato sul prezzo finale è stato un aumento del 10 % rispetto al 31.07 a cavallo dei mesi di settembre ed ottobre, per poi ritracciare verso il basso sino agli attuali valori che sono analoghi a quelli del 31.07.
I DATI SINTETICI DI CONFRONTO (rif. Tavola 3 e Grafici 12 e 13)
Le variazioni sintetiche del prezzo e dei suoi fattori tra il 31.07.2023 ed il 06.12.2023 sono quelle riportate nei seguenti prospetti:
BENZINA SELF
Data |
Prezzo self | Accisa ivata | Platt’s ivato |
Margine ivato |
31/07/23 |
1,908 |
0,889 | 0,794 |
0,225 |
01/08/23 |
1,796 |
0,889 | 0,651 |
0,256 |
VARIAZIONE |
-0,112 |
=0,000 | -0,143 |
+0,031 |
VARIAZIONE % |
-5,87% |
=0,00% | -17,97% |
+13,65% |
GASOLIO SELF
Data | Prezzo self | Accisa ivata | Platt’s ivato | Margine ivato |
31/07/23 | 1,762 | 0,753 | 0,802 | 0,207 |
01/08/23 | 1,770 | 0,753 | 0,760 | 0,256 |
VARIAZIONE | +0,008 | =0,000 | -0,041 | +0,049 |
VARIAZIONE % | +0,45% | =0,00% | -5,18% | +23,88% |
CONSIDERAZIONI FINALI
Nel periodo dal 31 luglio al 6 dicembre, il prezzo della benzina è sceso (-0,112 euro/litro) sostanzialmente per effetto della diminuzione della quotazione internazionale del prodotto raffinato (-0,143 euro/litro); per precisione esso è calato in misura non esattamente corrispondente, in quanto è aumentato il valore del margine industriale (+0,031 euro/litro).
Quello del gasolio è quasi corrispondente, con un marginale incremento (+0,008 euro/litro), e la diminuzione della quotazione internazionale del prodotto raffinato (-0,041 euro/litro) è stata assorbita, in misura anche lievemente maggiore, dall’incremento del margine industriale, pari a +0,049 euro/litro.
LE VARIAZIONI DEL PREZZO TRA INIZIO E FINE PERIODO, MA ANCOR MEGLIO LE DINAMICHE NEL PERIODO DEI FATTORI COMPOSITIVI del prezzo – efficacemente rappresentate nei Grafici contenuti nella relazione – DIMOSTRANO TANTO LA DIPENDENZA DALLE DINAMICHE STORICHE DI COMPENSAZIONE TRA QUOTAZIONI DEI RAFFINATI (COSTO DEL PRODOTTO) E MARGINE INDUSTRIALE, QUANTO L’ASSOLUTA INDIPENDENZA DA QUALSIVOGLIA EFFETTO DEL CARTELLO DEL PREZZO MEDIO.