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SCIOPERO AUTOSTRADA: ORDINE DEL GIORNO ASSEMBLEA GESTORI DEL 24/11/2022

ORDINE DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA UNITARIA DEI GESTORI DELLE AREE DI SERVIZIO CARBURANTI AUTOSTRADALI DEL 24 NOVEMBRE 2022

I Gestori degli impianti di distribuzione carburanti delle aree di servizio della rete autostradale

italiana, convocati e riuniti a Milano, il 24 novembre 2022, nella assemblea e videoconferenza indetta da FAIB AUTOSTRADE, FEGICA ed ANISA, hanno dibattuto ed approvato unanimemente il seguente ordine del giorno:

 PREMESSO

  • che – come da anni ripetutamente, quanto invano, denunciato – il comparto autostradale è contrassegnato da una datata, progressiva ed irreversibile crisi di marginalizzazione i cui indicatori significativi sono di seguito elencati:

la caduta in volume di vendite di carburanti (-74,7 %);

il crollo dell’erogato medio dei punti vendita della rete (da 10,2 a 2,6 milioni di litri per pv);

la palese anomalia del comparto rispetto alle dinamiche evolutive dei consumi in tutti i circuiti distributivi (flessione nel comparto più che quadrupla rispetto al dato generale: -74,7 % contro -18,2 %);

la marcata contraddizione tra gli indicatori negativi sopra indicati e la sostanziale tenuta dei volumi di percorrenza sulle tratte autostradali;

  • che, pur mettendo in conto che la lunga crisi economica prima e la fase di emergenza sanitaria poi hanno senz’altro influenzato la crisi, a causare la specifica anomalia del comparto ed a determinare uno specifico sviamento degli utenti dai servizi offerti dall’autostrada sono stati nel tempo:

il livello dei prezzi non competitivo e solo in parte giustificato dall’incidenza dei maggiori costi della modalità continuativa del servizio;

l’elevata progressione dei pedaggi (in vent’anni +89 %) in un regime giuridico di “mercato garantitoper i Concessionari e di generose equity sugli investimenti, definibile come una vera e propria occupazione e sfruttamento di un bene pubblico affidato in concessione;

l’abuso per lunghi anni dell’istituto delle royalty che hanno accentuato maggiormente il gap dei prezzi dei beni e dei servizi;

il perdurare di politiche commerciali sui prezzi – messe in atto dalle Aziende petrolifere autonomamente od anche in collaborazione con i Concessionari – che hanno determinato ormai strutturalmente situazioni di pesantissima discriminazione tra impianti contigui, negli stessi bacini di utenza, e non solo tra marchi concorrenti, ma anche fra impianti dello stesso marchio;

il persistere di marcati differenziali di prezzo che accentuano la perdita di appeal dell’intera rete distributiva autostradale, peraltro già ipotecato dalla concorrenza più che datata sia degli impianti no-logo che degli impianti di marchio della rete ordinaria;

  • che a tutte le criticità sopra elencate, vanno altresì aggiunti i seguenti fattori:

l’assenza di significativi interventi di razionalizzazione della rete – contrassegnata da un eccesso di punti vendita -, cui il Decreto interministeriale 07.08.2015 ha semplicemente apportato una sorta di “lottizzazione” tra aziende oil e soggetti della ristorazione;

la predisposizione, per contro, di una bozza di Decreto Ministeriale di aggiornamento del precedente di data 07.08.2015 in tema di “ristrutturazione della rete delle aree di servizio Ordine del giorno dell’Assemblea aperta dei Gestori delle aree di servizio carburanti autostradali autostradali”, che non prevede neppure la “continuità della gestione(L. 1034/1970; DPR 1269/1971) e dell’osservanza dei contratti collettivi sindacali (L.L. 57/2001 e 27/2012) e della protezione dei livelli occupazionali del personale dipendente (“clausola sociale”);

l’indifferenza e persino l’opposizione delle Authority competenti rispetto al riequilibrio dei fattori di competitività dei prezzi ed in sintesi, l’insussistenza di una qualunque progettualità volta a tentare una inversione dell’irreversibilità della crisi del comparto.

CONSIDERANDO

  • sia come a tutte le criticità sopra elencate e nonostante tale situazione di progressivo degrado, vada altresì aggiunta una lunghissima fase di assenza di concertazione tra assegnatari delle concessioni e gestori delle aree di servizio oil, sia sugli istituti contrattuali, sia sugli accordi di natura economico-normativa con la conseguenza di una precarizzazione della sostenibilità economica e di una generalizzazione della condizione di “default tecnico” delle gestioni per una netta maggioranza dei punti vendita, cui le misure governative di sostegno adottate inconseguenza della fase pandemica hanno potuto offrire solo un contingente e limitato ristoro in un contesto di assoluta carenza di rimedi strutturali e di prospettiva;
  • sia come, appena usciti dall’emergenza sanitaria, sia esplosa, da un anno a questa parte, con progressione crescente la pesante e decisiva emergenza del costo delle forniture energetiche (la cui incidenza sui costi di gestione è pari al 30 %, al netto degli oneri del personale), fattore che non fa che accelerare i tempi del “default reale” di centinaia di piccole imprese di gestione non capitalizzate e non in grado, per note motivazioni – sia di mercato che contrattuali –, di attutirne neppure gradatamente l’effetto sui prezzi finali,
  • che si pone l’indifferibile necessità di definire, il quadro specifico delle relazioni economiche e contrattuali del comparto, che è – in assenza di qualunque politica progettuale di invertire il degrado – rappresentata dall’assunzione integrale da parte di Concessionari e Subconcessionari degli oneri del sistema distributivo (i costi e le remunerazione delle gestioni) per garantire la continuità del servizio;
  • che “Nessuno è tenuto a fare l’impossibile” e, al di là dei predetti limiti ed obblighi, in capo ai gestori, quali imprese a tutti gli effetti, incombe l’obbligo giuridico, civile e morale di mettere in atto quanto serve per scongiurare il dissesto della propria attività o quanto meno a distinguere la propria responsabilità in tale esito,

 PROCLAMANO

CON EFFETTO IMMEDIATO, LO STATO DI AGITAZIONE DELLA CATEGORIA,

INDICONO

UNA PRIMA TORNATA DI CHIUSURA DEGLI IMPIANTI

DALLE ORE 22:00 DEL GIORNO 13/12 ALLE ORE 22:00 DEL GIORNO 16/12/2022

CHIEDONO

  • al Governo, alla politica ed alle Istituzioni preposte, di porre mano

sia a misure concrete di razionalizzazione della rete autostradale, che riducano l’eccesso dei punti vendita (previa formazione ed applicazioni di adeguati ammortizzatori di sistema per i gestori e gli addetti degli impianti dismessi), implementando efficienza ed innovazione dei servizi in relazione agli obiettivi della transazione energetica, nell’osservanza delle norme di tutela sulla continuità gestionale, dei contratti collettivi sindacali e della protezione dei livelli occupazionali del personale dipendente;

sia a misure progettuali concrete di riequilibrio del mercato, con la rimozione degli elementi ostativi della competitività dei prezzi, con la sospensione dei fattori di aggravio su essa gravanti (ad esempio il sistema attuale di imposizione delle royalty strutturato unicamente per garantire una rendita di posizione ai concessionari) ed il ripristino delle condizioni minime di accesso a beni e servizi per i consumatori comuni a tutto il mercato anche in quest’area “franca” che di cui comunque rimane imprescindibile la natura di bene pubblico affidato in regime di concessione;

  • ai soggetti del comparto (Concessionari e Subconcessionari), di porre mano

alla ripresa della necessaria concertazione sul quadro dei rapporti giuridico-contrattuali e degli accordi economico-normativi, prendendo atto che la troppo prolungata fase di vacanza, ha prodotto ulteriori distorsioni della competitività della rete ed ha spinto al dissesto le gestioni;

a concrete misure di sostegno delle gestioni a fronte dell’emergenza congiunturale dei costi energetici che stanno mettendo le medesime, anche quelle più strutturate, in condizioni di non poter più proseguire il servizio;

CONFERISCONO MANDATO

  • agli Organismi dirigenti delle Organizzazioni di Categoria del comparto di adottare tutte le misure e le iniziative più opportune per la tutela degli interessi della Categoria, e specificamente:

di notificare a stretto giro di posta ai soggetti interessati (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dello sviluppo economico, Ministero delle infrastrutture, ANAS, ASPI, Concessionari, Aziende Petrolifere) il presente ordine del giorno;

di indire – successivamente alla proclamazione della prima tornata di chiusura degli impianti – un programma di manifestazioni di protesta, che (nell’osservanza delle norme vigenti in materia di disciplina del diritto di sciopero nelle sole fattispecie richieste) prevedano con fasi e date da destinarsi, ma comunque entro tempi rapidissimi, e con carattere continuativo finché non sia rientrata la fase dell’attuale emergenza:

  1. LA RIPROPOSIZIONE – A DISTANZA TEMPORALE DA DEFINIRSI – DI TALE CHIUSURA IN RELAZIONE ALL’ATTIVAZIONE DI TAVOLI DI CONFRONTO E ALL’ADOZIONE DI MISURE DI SOSTEGNO SIA IN RELAZIONE ALL’EMERGENZA DEI COSTI ENERGETICI CHE ALLA CRISI DEL COMPARTO;
  2. LA MESSA IN OPERA DA PARTE DI OGNI SINGOLA AREA DI SERVIZIO – CON IL SOSTEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA – DI SPECIFICHE MISURE RITENUTE IDONEE, IN RELAZIONE ALLA SITUAZIONE DI OGNI PUNTO VENDITA, A RIDURRE CONSUMI E COSTI OVVERO A RISTORARNE L’ONERE, ANCHE CON LA MODIFICAZIONE DELLE NORMALI CONDIZIONI DI ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ E DELL’IMPIANTO NONCHÈ DELLE ORDINARIE CLAUSOLE DEI RAPPORTI ECONOMICI RELATIVI AI PREZZI;
  3. OGNI ALTRA INIZIATIVA VERRÀ RITENUTA IDONEA IN RELAZIONE ALLO SVILUPPO DELLA VERTENZA,

SI IMPEGNANO

  • nella consapevolezza che Categoria e singoli gestori non possono mantenere, a fronte della gravità della situazione rappresentata, un atteggiamento passivo, dovendo porre in essere ogni misura necessaria per scongiurare il proprio fallimento ed il tramonto di ogni prospettiva,

A SOSTENERE IN PRIMA PERSONA ED A FAR SOSTENERE AI COLLEGHI OGNI INIZIATIVA DI CARATTERE GENERALE (PRIMA CHIUSURA DEGLI IMPIANTI E SUCCESSIVE CHIUSURE COME DA PUNTO 1), ED OGNI SINGOLA MISURA ATTUATA NELL’AMBITO DELLA DISCREZIONE PERSONALE (COME DA PUNTO 2), QUALI PREVISTE DAL PRESENTE ORDINE DEL GIORNO E SECONDO LE INDICAZIONI CONCRETE CHE VERRANNO FORMULATE NELLA FASE OPERATIVA CHE SEGUIRÀ A STRETTO GIRO TEMPORALE.