ONERI AGGIUNTIVI POS – GESTORI SCRIVONO A GOVERNO, SETTORE E BANCHE
Roma, 19 Gennaio 2021
Prot. n. 6122.11/2021
Al Ministro dell’Economia e Finanze On. Roberto Gualtieri
Al Vice Ministro dell’Economia e Finanze On. Antonio Misiani
ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it
Ai Sottosegretari al MEF
On. Maria Cecilia Guerra segreteria.guerra@mef.gov.it
On. Alessio Villarosa segreteria.villarosa@mef.gov.it
Via XX Settembre, 97 00187 ROMA
e, p.c.
Al Presidente A.B.I. Dott. Antonio Patuelli
Piazza del Gesù, 49, 00186- ROMA abi@pec.abi.it
Al Presidente UNEM Ing. Claudio Spinaci
Piazza Don. Luigi Sturzo, 31 00144- ROMA unem@pec.it
Al Presidente Assopetroli Assoenergia Dott. Andrea Rossetti
Via San Martino della Battaglia, 25 00185 ROMA assopetroli@pec.it
Oggetto: Gestori impianti distribuzione carburanti: nota Istituti di credito per adeguamento POS su
colonnine “UnattendedPetrol”.
Gentile Ministro,
le scriventi sono a segnalarLe l’ennesima problematica relativa ai pagamenti elettronici, riguardante in questo caso l’abilitazione dei POS su colonnine “Unattended Petrol” all’accettazione dei pagamenti contactless.
Alcuni operatori bancari, tra cui Intesa San Paolo/Nexi, su indicazione del circuito Mastercard, dal primo gennaio 2021 hanno richiesto l’applicazione di un extra fee dello 0,04% per ogni richiesta di autorizzazione da terminali POS non contactless. L’operatore in questione, per garantire la conformità alle disposizioni del circuito Mastercard, chiede ai gestori di effettuare l’adeguamento necessario e di verificare che le informazioni vengano inviate correttamente all’acquirer Nexi.
La nota di Intesa San Paolo/Nexi si conclude con l’avvertenza che, in caso di mancato adeguamento, Nexi si vedrà costretta ad addebitare ai gestori le sanzioni applicate dal circuito Mastercard.
Le scriventi segnalano che le apparecchiature in oggetto non sono di proprietà del gestore, ma delle compagnie petrolifere o di proprietari indipendenti, cosiddetti retisti. Tali apparecchiature, ivi comprese le citate “Colonnine Unattended Petrol”, sono nella esclusiva disponibilità dei proprietari e in nessun modo il gestore può, nemmeno volendo, modificare tali strumenti, pena la decadenza del contratto di cessione gratuita degli impianti e di fornitura in esclusiva, redatto ai sensi della normativa di settore vigente.
La nota in oggetto, pertanto, andrebbe rivolta alle società proprietarie degli impianti di distribuzione carburanti e non ai gestori, comodatari o comunque semplici detentori degli impianti medesimi, non abilitati, o addirittura diffidati dall’apportare modifiche alle attrezzature.
Alla luce di quanto appena evidenziato, ben si comprende come, qualora gli Istituti ed operatori bancari in questione dovessero apportare modifiche unilaterali ai contratti o comunque far gravare gli ulteriori costi delle transazioni sui gestori, ciò comporterebbe un onere ingiusto ed insopportabile, anche in considerazione che il margine di guadagno che i Gestori stessi ottengono sui prodotti petroliferi è talmente limitato (3/4 cent/lt lordi) che l’eventuale aggiunta di un “fee” azzererebbe completamente l’utile pro litro.
Per tali motivi, ritenendo non corretto l’eventuale addebito di extra commissioni ai gestori, abbiamo chiesto alle Associazioni delle Compagnie petrolifere e dei proprietari degli impianti di intervenire nei confronti delle Associate perché provvedano prontamente all’adeguamento dei sistemi di pagamento sulle colonnine o si rivolgano agli Istituti per chiedere un’ulteriore proroga dei termini per l’adeguamento dei sistemi di pagamento, anche in considerazione che il 2020 è stato un anno segnato dalla pandemia e dalle riduzioni di attività lavorative, spesso impedite.
A Lei e al Governo, signor Ministro, chiediamo – ancora una volta – una forte azione di moral suasion verso gli Istituti bancari e i circuiti di gestione dei pagamenti elettronici per il contenimento dei costi delle transazioni elettroniche, per favorirne la diffusione e contenere le illegalità che sulla rete carburanti arrivano – come da stime delle Procure della Repubblica – a sfiorare il 30% dei volumi erogati. L’azione di moral suasion più volte promessa, ma mai veramente realizzata, varrebbe anche a riconoscere ai gestori i giusti ricavi e ad estendere l’uso dei pagamenti con moneta elettronica, in linea con gli obiettivi delle politiche governative.
FAIB FEGICA FIGISC
Roma, 19 Gennaio 2021
Prot.n. 6121.11/2021
Al Presidente UNEM Ing. Claudio Spinaci
Piazza Don. Luigi Sturzo, 31 00144 ROMA unem@pec.it
Al Presidente Assopetroli Assoenergia Dott. Andrea Rossetti
Via San Martino della Battaglia, 25 00185 ROMA assopetroli@pec.it
e, p.c. Al Ministro dell’Economia e Finanze On. Roberto Gualtieri
Al Vice Ministro dell’Economia e Finanze On. Antonio Misiani
ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it
Ai Sottosegretari al MEF
On. Maria Cecilia Guerra segreteria.guerra@mef.gov.it
On. Alessio Villarosa segreteria.villarosa@mef.gov.it
Via XX Settembre, 97 00187 ROMA
Al Presidente A.B.I. Dott. Antonio Patuelli
Piazza del Gesù, 49, 00186- ROMA abi@pec.abi.it
Oggetto: Gestori impianti distribuzione carburanti: nota Istituti di credito per adeguamento POS
su colonnine “UnattendedPetrol”.
Egregi Presidenti,
le scriventi sono a segnalare l’ennesima problematica relativa ai pagamenti elettronici, riguardante in questo caso l’abilitazione dei POS su colonnine “Unattended Petrol” all’accettazione dei pagamenti contactless.
Alcuni operatori bancari, tra cui Intesa San Paolo/Nexi, su indicazione del circuito Mastercard, dal primo gennaio 2021 hanno richiesto l’applicazione di un extra fee dello 0,04% per ogni richiesta di autorizzazione da terminali POS non contactless.
L’operatore bancario in questione, in particolare, per garantire la conformità alle disposizioni del circuito Mastercard, chiede ai gestori di effettuare l’adeguamento necessario e di verificare che le informazioni vengano inviate correttamente all’acquirer Nexi.
La nota di Intesa San Paolo/Nexi si conclude con l’avvertenza che, in caso di mancato adeguamento, Nexi si vedrà costretta ad addebitare al gestore le sanzioni applicate dal circuito Mastercard.
Le scriventi, in merito alla richiesta di adeguamento, evidenziano – cosa a voi ben nota – che le apparecchiature in oggetto non sono di proprietà del gestore, ma delle compagnie petrolifere o dei proprietari indipendenti, cosiddetti retisti. Tali apparecchiature, ivi comprese le citate “Colonnine Unattended Petrol”, sono nella esclusiva disponibilità dei proprietari e in nessun modo il gestore può, nemmeno volendo, modificare tali strumenti, pena la decadenza del contratto di cessione gratuita degli impianti e di fornitura in esclusiva, redatto ai sensi della normativa di settore vigente.
La nota in oggetto, pertanto, ad avviso delle scriventi, va rivolta – ed infatti con nota separata a cura dei gestori si è provveduto ad indirizzarla ai relativi titolari – alle società proprietarie degli impianti di distribuzione carburanti e non ai gestori, comodatari o comunque meri detentori degli impianti medesimi, per contratto non abilitati, o addirittura diffidati dall’apportare modifiche alle attrezzature.
Alla luce di quanto appena evidenziato, ben si comprende che, qualora gli Istituti ed operatori bancari in questione dovessero apportare modifiche unilaterali ai contratti o comunque far gravare gli ulteriori costi delle transazioni sui gestori, ciò comporterebbe un onere ingiusto ed insopportabile, anche in considerazione che il
margine di guadagno che i Gestori medesimi ottengono sui prodotti petroliferi è talmente limitato (3/4 cent/lt lordi) che l’eventuale aggiunta di una “fee” azzererebbe completamente l’utile pro litro.
Per tali motivi, riteniamo non corretto l’eventuale addebito di queste extra commissioni ai gestori, che si vedrebbero costretti a disattivare il servizio dei POS sulle colonnine self-service, a quel punto assolutamente anti economico.
A Voi chiediamo dunque un autorevole intervento sulle Vostre Associate perché provvedano prontamente all’adeguamento dei sistemi di pagamento sulle colonnine o si rivolgano agli Istituti per chiedere un’ulteriore proroga dei termini per l’adeguamento dei sistemi di pagamento, dichiarandoci pronti altrimenti ad ogni forma di protesta consentita dalla legge.
FAIB FEGICA FIGISC