ADEMPIMENTI FISCALI: FAIB, FEGICA E FIGISC SOLLECITANO IL MEF
Gentile Sottosegretario Villarosa,
Faib, Fegica e Figisc sollecitano con estrema urgenza l’attuazione degli impegni assunti nel corso dell’incontro del 23 luglio us.
La categoria dei gestori carburanti non può essere chiamata a rispondere di incongruenze normative che la obbligherebbero a caricarsi di oneri impropri derivanti da definizioni legislative contraddittorie ed inique come quella relativa al proprio volume d’affari. Oggi per una norma antiquata e mai aggiornata un impianto di distribuzione carburanti che sviluppa sul non oil poche migliaia di euro è equiparato ad aziende che producono centinaia di miglia di euro di fatturato, con il risultato di non poter usufruire di quelle agevolazioni che il legislatore ha previsto per le piccole imprese e in questo caso di traguardare il 2020 per l’attivazione del processo di trasmissione telematica dei corrispettivi.
Come ricorderà, Gentile Sottosegretario, ci aveva assicurato che entro luglio ci sarebbe stato un intervento risolutivo sulle modalità di trasmissione dei corrispettivi per i gestori carburanti, per le peculiarità proprie del settore, che avrebbe consentito alla nostra categoria di continuare con la consueta modalità adottata fino ad oggi, annotando i corrispettivi sui registri cartacei, prevedendo l’ invio telematico trimestrale in occasione della liquidazione iva.
Si tratta per le nostre piccole imprese di un impegno molto atteso, che andrebbe a dare un segnale di attenzione ad attività particolarmente segnate dalla crisi oltre a riconoscerne la peculiarità in quanto operanti in un ambito nel quale è unanimemente risaputo che il volume d’affari è determinato in modo preponderante da Accise ed iva, tributi per i quali i gestori carburanti svolgono per conto dello Stato la funzione di sostituti d’imposta, senza alcun compenso. Da questa meritoria attività svolta a proprio rischio e pericolo (in caso di furto o rapina è il gestore a rifondere i soldi allo Stato e alla compagnia) non possiamo far derivare oneri aggiuntivi e impropri oltre che iniqui.
Su questi temi abbiamo registrato la Sua convinta convergenza: ma adesso occorrono gli atti che ci mettano nelle condizioni di dare tranquillità ai nostri associati che su questo si sono ripetutamente mobilitati con manifestazioni, proteste e sospensione di scioperi. Come le avevamo anticipato, in pieno agosto, i gestori non sono nelle condizioni di adempiere a questa norma assurda dettata dalla impossibilità di reperire gli strumenti idonei , ne tantomeno avvalersi di studi commercialisti, considerando il periodo feriale.
Si rimane in attesa di un rapido riscontro, così come da impegni condivisi, onde evitare da una parte sanzioni che andrebbero a penalizzare una intera categoria già chiamata a pagare in prima persona la crisi e dall’altra nuove agitazione in pieno agosto con ripercussioni negative sui cittadini e sulla mobilità.