METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 12.07.2019 – N. 28/2019
BEARZI, FIGISC: PREZZI IN AUMENTO I PROSSIMI 4 GIORNI [+0,5 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 62,7 % PER LA BENZINA E PER IL 58,2 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,3 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di INCREMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI IN ALMENO 0,5 CENT/ LITRO IN PIÙ: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 04/07 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è AUMENTATO con una sensibile variazione di +2,87 euro/barile [dai 56,08 ai 58,95 euro/barile, con una media di 58,18 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN DEPREZZAMENTO [con una media settimanale pari a 1,1244 dollari per 1 euro contro la media di 1,1339 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SALITA di +2,5 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,435 a 0,460 euro/litro, con una media settimanale di 0,448] e SALITA di +3,1 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,429 a 0,460 euro/litro con una media settimanale di 0,446] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI +3,1 E DI +3,8 CENT/LITRO.
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 4 luglio SONO variati di +0,1 cent/litro per la benzina e di -0,2 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE È PARI A -0,1 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione per la benzina é stata pari a +0,1 cent/litro e pari a -0,1 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a ZERO), mentre per la modalità “servito”, la variazione è pari a ZERO cent/litro per la benzina ed a -0,1 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,1), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari +0,9 cent/litro per la benzina ed a +0,9 cent/litro per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti ancora pari a +0,9]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di +3,1 cent/litro per il gasolio e +3,8 cent/litro per la benzina] non hanno avuto ancora integrale incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono diminuiti di -0,3 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni per venerdì scorso [«PREZZI TENDENZIALMENTE STABILI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI IN QUESTA PRIMA FASE ENTRO UN MASSIMO DI 0,3 CENT /LITRO IN MENO OD IN PIÙ»], sono state confermate nei primi quattro giorni del periodo; da giovedì 04/07, infatti, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, RIMASTI FERMI per la benzina di e DIMINUITI per il gasolio di -0,2 cent/litro [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a -0,1 cent/litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self” sono STABILI per la benzina e DIMINUITI di -0,1 cent /litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti ancora pari a -0,1 cent/litro], nella modalità “servito” sono ANCORA STABILI per la benzina e DIMINUITI di -0,1 cent/litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti sempre pari a -0,1 cent/ litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliati” risulta pari a ZERO cent /litro per la benzina ed a ZERO per il gasolio [media ponderale eguale a ZERO cent/litro], nel corso della settimana consolidate in un lievissimo ribasso.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 30,0/ 32,2 cent/litro in modalità “servito” e di 14,0/15,4 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 12 giugno 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +2,2 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +6,6 cent/litro e di +4,6 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -1,1 cent/litro per la benzina e di -1,4 per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN AUMENTO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI IN QUESTA PRIMA FASE ALMENO ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ.
Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data dell’8 luglio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,4 cent/litro per la benzina e +20,9 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,4] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 62,71 % e per il 58,15 % su quello del gasolio».
NELLA RILEVAZIONE DELL’8 LUGLIO 2019 IL GASOLIO HA IL SECONDO E LA BENZINA HA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il nuovo Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 3 luglio al 9 luglio i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,0 cent/litro [tra un minimo di 9,8 per la modalità “self” (9,2 per la benzina e 9,9 per il gasolio) ed un massimo di 14,6 per la modalità “servito” (13,0 per la benzina e 15,0 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,2 cent/litro [tra un minimo di 12,8 per modalità “self” (12,0 per la benzina e 13,0 per il gasolio) ed un massimo di 30,3 per modalità “servito” (27,7 per la benzina e 30,9 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di +0,1 cent/ litro rispetto alla rete “colorata”, di +0,1 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 26 giugno al 2 luglio [+10,9 cent /litro su rete “colorata” e +17,1 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 3 luglio al 9 luglio, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,5 cent/litro (15,2 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,3 cent/litro (16,7 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 26 giugno al 2 luglio, rispettivamente, i valori erano +9,7 e +10,7 cent/litro); quello del metano è più alto di 10,7 cent/litro (10,8 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 11,8 cent/litro (12,0 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 26 giugno al 2 luglio, rispettivamente, i valori erano +10,6 e +11,7 cent /litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».