LUCA SQUERI SULLE FRODI CARBURANTI: INTRODURRE IL REVERSE CHARGE
Confronto Squeri Tria sulle misure urgenti
STAFFETTA QUOTIDIANA riferisce nel numero odierno sulla risposta del Ministro Giovanni TRIA alla interrogazione dell’on.le Luca SQUERI e sulla replica di quest’ultimo sulle misure da adottare in materia di contrasto alle frodi nel settore deu carburanti
“Eliminare la possibilità di utilizzo delle lettere di intenti; introdurre anche nel settore dei carburanti il reverse charge; introdurre il tracciamento molecolare del carburante. Questi i tre interventi ‘facili e immediati’ che secondo il deputato e responsabile Energia di Forza Italia Luca Squeri darebbero un duro colpo alle frodi nella distribuzione carburanti.
Squeri ha formulato le proposte replicando alla risposta del ministro dell’Economia Giovanni Tria a un’interrogazione sulle frodi, oggi pomeriggio alla Camera. L’ex presidente Figisc ha chiesto al Governo ‘con quali tempistiche intenda adottare iniziative per arginare un fenomeno che sta, di fatto, vanificando gli sforzi profusi dal legislatore per contrastare l’evasione fiscale e le frodi fiscali nel settore della commercializzazione e della distribuzione dei carburanti‘. Si tratta, ha detto Squeri, di ‘almeno 5 miliardi di euro di evasione, cifra avallata dalla commissione sull’economia non osservata istituita presso il Mef‘. Gli strumenti introdotti in passato, ha aggiunto il deputato, ‘si sono rilevati vulnerabili, e l’elemento più debole è il debole controllo dell’amministrazione finanziaria‘.
Nella risposta, Tria si è limitato a elencare le misure introdotte: ‘il Governo intende proseguire con le attività già avviate‘, ha detto, aggiungendo che l’Agenzia delle entrate ‘ha previsto la pubblicazione di una circolare di chiarimento sulle norme della legge di Bilancio 2018 sull’immissione in consumo da deposito fiscale e sull’estrazione dal deposito di un destinatario registrato‘, in modo da ‘dare risposte ai dubbi interpretativi sollevati da parte delle associazioni di settore‘. Tria ha infine citato le iniziative delle Entrate sulle false lettere di intento e sui falsi crediti Iva, e l’attività delle Dogane che provvedono ‘al consueto monitoraggio dei flussi lungo la logistica petrolifera nazionale per identificare eventuali anomalie‘.
Replicando alla risposta di Tria, Squeri ha detto che ‘si può e si deve fare di più‘, soprattutto con ‘tre provvedimenti che se attuati da subito potrebbero dare risultati concreti: eliminare la possibilità di utilizzo della lettera di intenti; introdurre, aspettando l’autorizzazione comunitaria, anche nel settore dei carburanti il reverse charge, che ha dato soluzioni ottime in altri campi, come ad esempio nell’elettronica, nell’elettricità e nel gas; introdurre il tracciamento molecolare del carburante, che, dove è stato utilizzato, ha determinato un contrasto molto forte al contrabbando e all’evasione. Sono interventi facili e immediati – ha concluso Squeri – e farebbero alcuni scontenti e altri contenti. Scontenti sarebbero la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra. Contenti sarebbero cittadini e operatori onesti vittime della concorrenza sleale che stanno chiudendo e fallendo‘.
In allegato il testo dell’interrogazione dell’on.le Squeri.