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MARGINI BENZINA E GASOLIO NELLA RETE DI MARCHIO E NO-LOGO ED IN EXTRARETE – ANNO 2016

La presente elaborazione ha la finalità di evidenziare, in dipendenza dei prezzi medi nazionali verificati il periodo di osservazione di un anno [copre il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016], il margine industriale nella rete distributiva complessiva, articolata nel segmento dei marchi petroliferi e dei no-logo, e nell’extrarete per i prodotti benzina e gasolio, distinguendo anche tra le due diverse modalità di servizio.

Nel Capitolo 2. Nota metodologica sono indicate le fonti dei dati, è esplicitato il campione di ricerca e sono esposti i principali concetti [tra cui le definizioni diversamente declinabili del «margine»] utilizzati nella elaborazione.

Nel Capitolo 3. La composizione del prezzo – Anno 2016 viene effettuata la scomposizione in fattori [IVA, accisa, quotazione internazionale del prodotto finito e margine industriale] dei prezzi medi dell’anno 2016, verificati nelle modalità self e servito di benzina e gasolio nella rete complessiva, con distinta specificazione per la rete dei marchi petroliferi e per la rete dei no-logo, e nel circuito extrarete, mentre nel Capitolo 4. Il margine industriale rete ed extrarete – Anno 2016 viene esposto solo il dato del margine, rielaborato anche con una ponderazione tra self e servito in base alle quote di vendita nell’una e nell’altra modalità di servizio.

Nel Capitolo 5. Correlazione tra quotazione dei prodotti e margini si esaminano gli effetti delle variazioni in aumento o diminuzione della quotazione internazionale dei prodotti finiti [il c.d. «prezzo Platt’s» o similari] sulle variazioni del margine industriale, verificando l’elevatissima correlazione esistente sulla base delle variazioni giornaliere. In particolare, si rileva come ad ogni incremento o decremento del fattore internazionale corrisponda, anche in termini quantitativi largamente analoghi, un decremento od incremento del margine industriale.

Nel Capitolo 6. Il margine «corretto» dei no-logo si rielaborano i dati del margine verificato per questo segmento di rete in base al concetto di margine «corretto», che corrisponde alla differenza tra il margine industriale in rete e il margine industriale rilevato in extrarete, quale rispondente alla funzionalità di determinare quale sia il margine industriale effettivo della rete no-logo a valle della fase di approvvigionamento dei prodotti, depurato, cioè, dal «premio» riconosciuto al fornitore, mentre, analogamente, nel Capitolo 7. Il margine «netto» dei marchi petroliferi si rielaborano i dati del margine verificato per quest’altro segmento di rete in base al concetto di margine «netto», che corrisponde alla differenza tra il margine industriale in rete ed il margine medio riconosciuto al gestore dell’impianto, quale rispondente alla funzionalità di determinare quale sia il margine industriale effettivo della rete dei marchi petroliferi a monte della fase di cessione dei prodotti, depurato, cioè, dallo «sconto» riconosciuto al gestore.

Nel Capitolo 8. Le differenze tra i margini nei segmenti di rete si dettaglia il differente livello di margine necessario a conseguire la sostenibilità di costi e profittabilità dei due diversi segmenti di rete, osservando che a) la rete no-logo realizza «flessibilmente» sostenibilità dei costi e profittabilità, con un margine, dopo l’approvvigionamento del prodotto, che si aggira attorno a 0,086 euro/litro; b) la rete dei marchi petroliferi realizza la medesima finalità con un margine che – incorporando «rigidamente» anche la componente finale della fase distributiva attraverso il meccanismo del prezzo consigliato e della remunerazione predeterminata del gestore – ammonta attorno a 0,158 euro/litro, con un rapporto pari a 1,83 volte il margine dei no-logo.

Infine, nel Capitolo 9. Le variazioni dei margini rispetto al 2015 sono contabilizzate le differenze verificate per l’anno 2016 sul 2015 nei margini in extrarete e nella rete [distinte tra prodotti e modalità di servizio] nel complesso della medesima e separatamente per il segmento no-logo e per il segmento dei marchi petroliferi.

Precisando che per la determinazione dei margini sono stati utilizzati i dati dei prezzi medi su base nazionale, ne consegue che non sono state oggetto di analisi le dinamiche territoriali a scala inferiore a quella nazionale [regioni, province o micromercati locali], dinamiche che possono – pur senza modificare il risultato medio – evidenziare valori anche significativamente diversi su scale inferiori proprio in dipendenza delle variabili di prezzo e di rete presenti a livello locale.

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