MICHELI, FIGISC: PREZZI POCO MOSSI I PROSSIMI 4 GIORNI [+0,5 CENT]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 65,6 % PER LA BENZINA E PER IL 62,1 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,1 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di frenata degli aumenti con una SCARSA MOVIMENTAZIONE DEI PREZZI – media del mixnei prossimi giorni, CON VARIAZIONI ATTORNO A 0,5 CENT /LITRO IN PIÙ:
«Nel corso della settimana, dal giovedì precedente ad ieri, il GREGGIO di riferimento BRENT È AUMENTATO in misura pari a +1,78 euro/barile [da 50,07 a 51,85, con una media di 51,30 nella settimana] e con un CAMBIO EURO/DOLLARO IN DEPREZZAMENTO [media settimana a 1,0564 dollari per 1 euro contro 1,0693 della settimana precedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SALITA per la benzina di +2,0 cent [da 0,364 a 0,384 euro/ litro con una media della settimana di 0,381] e SALITA di +1,5 cent [ossia da 0,371 a 0,386 euro/litro con la media della settimana di 0,386] per il gasolio [rispettivamente con IVA +2,4 e +1,8 cent/litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 8 dicembre SONO VARIATI di +1,5 cent/litro per la benzina, di +1,6 cent/ litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti il valore è pari a +1,6 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione è pari a +1,4 cent/litro per la benzina ed a +1,7 per il gasolio [media pari a +1,6], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a +1,6 cent/litro per la benzina ed a +1,7 cent/litro per il gasolio (in media +1,7 cent/litro), mentre i prezzi di listino delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione per la benzina di +2,3 cent/litro e +2,6 per il gasolio.
Le dinamiche del mercato internazionale nelle sedute di mercato di lunedì e martedì di questa settimana sono aumentate, rispetto a giovedì 8/12, in misura rilevante [+1,6 e +2,5, con IVA, a seconda del prodotto] facendo decollare i prezzi finali, anche se i margini lordi delle compagnie sono rimasti stabili rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni del venerdì precedente [«aspettativa di SCARSA MOBILITÀ DEI PREZZI CON VARIAZIONI NELLA MEDIA – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI NEL LIMITE DI ±0,5 CENT/LITRO, MEZZO CENT IN PIÙ OD IN MENO»], sono state confermate dalla dinamica dei prezzi al consumo nei primi quattro giorni, con un incremento medio ponderale tra il mix dei prodotti benzina e gasolio e quello tra le modalità “self” e “servito”di +0,4 cent/litro, e gli incrementi successivi sono stati determinati dalla crescita dei fondamentali di mercato internazionali verificatisi nelle prime giornate della settimana corrente.
Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle volatilità che il mercato denota ormai da molto tempo.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 23,4/24,7 cent/litro in modalità “servito” e di 10,3/11,9 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 16 novembre 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +8,3 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +7,3 cent/litro per la benzina, di +6,8 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +4,0 cent/litro per la benzina e di +4,6 per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di frenata degli aumenti con una SCARSA MOBILITÀ DEI PREZZI CON VARIAZIONI NELLA MEDIA – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI NEL LIMITE DI +0,5 CENT/LITRO, MEZZO CENT IN PIÙ.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 12 dicembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,2 cent/litro per la benzina e +21,5 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 65,64 % e per il 62,10 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 7 dicembre al 13 dicembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 13,8 cent/litro [tra un minimo di 12,1 ed un massimo di 15,5 a seconda della media della modalità di servizio] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in lieve aumento rispetto a quella registrata nella settimana dal 30 novembre al 6 dicembre [13,6 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie».