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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 18.11.2016 – N. 42/2016

MICHELI, FIGISC: PREZZI IN SALITA PER I PROSSIMI GIORNI [MAX +1,0 CENT/ LITRO]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,5 % PER LA BENZINA E PER IL 63,2 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,2 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una TENDENZA ALL’AUMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, CON VARIAZIONI NON SUPERIORI A 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ:

«Nel corso della settimana, il GREGGIO di riferimento BRENT È AUMENTATO in misura pari a +1,32 euro /barile [da 42,06 a 43,38, con una media di euro/barile di 42,57], con un CAMBIO EURO/DOLLARO IN MARCATA DIMINUZIONE [media della settimana a 1,0810 dollari per 1 euro contro 1,1042 della settimana precedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SALITA per la benzina di +1,7 cent [da 0,320 a 0,337 euro/litro con una media della settimana di 0,326] e SALITA di +1,0 cent [ossia da 0,326 a 0,336 euro/litro con una media della settimana di 0,329] per il gasolio [rispettivamente con IVA +2,1 e +1,2 cent/litro].

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 10 novembre SONO VARIATI di -1,2 cent/litro per la benzina, di -1,3 cent /litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti il valore è pari a -1,3 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione è pari a -1,3 cent/litro per la benzina ed a -1,3 per il gasolio [media pari a -1,3], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -1,1 cent/litro per la benzina ed a -1,2 cent/litro per il gasolio (in media -1,2 cent/litro), mentre i prezzi di listino delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione per la benzina di -1,5 cent /litro e di -1,2 per il gasolio, dopo la flessione di -1,4 cent/litro della fase finale della scorsa settimana. Le dinamiche del mercato internazionale sono state trasferite in maniera nel complesso in misura coerente sui prezzi praticati, ma non hanno ancora recepito gli aumenti intervenuti nelle tre ultime chiusure di mercato [tra i 2,1 ed i 2,4 cent/litro con IVA], mentre i margini lordi delle compagnie sono scesi di circa 0,7 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni del venerdì precedente [«a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi… PREZZI IN STANDBY, CON UNA ASPETTATIVA DI VARIAZIONI NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI ATTORNO AD UN MASSIMO DI 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO»], non sono state confermate – e proprio per causa della drastica variazione in meno delle quotazioni dei prodotti lavorati che venerdì scorso hanno perso, a seconda dei prodotti, da 0,6 a 1,1 cent/litro – dalla dinamica dei prezzi al consumo nei primi quattro giorni [medie tra le due modalità e prodotti pari a -0,9 cent/litro e singolarmente per il «self» a -0,8 cent/litro e per il «servito» pari a -0,9 cent/litro].

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 26,8/28,6 cent/litro in modalità “servito” e di 13,7/16,1 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 18 ottobre 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -1,1 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -2,6 cent/litro per la benzina, di -2,3 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -1,8 cent/litro per la benzina e di -1,7 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di RIALLINEAMENTO IN LIEVE SALITA DEI PREZZI, CON VARIAZIONI NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI ATTORNO AD UN MASSIMO DI 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ.

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 14 novembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,3 cent/litro per la benzina e +21,6 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,52 % e per il 63,17 % su quello del gasolio.»

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 9 novembre al 15 novembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 13,9 cent/litro [tra un minimo di 11,8 ed un massimo di 15,9 a seconda della media della modalità di servizio] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata nella settimana dal 2 novembre all’8 novembre [13,9 cent /litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie».

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