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ANISA – AUTOSTRADE: VENDITE, TRAFFICO E RETE – AGGIORNAMENTO OTTOBRE 2016

Nel 2015 la somma delle vendite di benzina [315 milioni di litri] e di gasolio [1,335 miliardi di litri] in autostrada è stata pari a 1,650 miliardi di litri: un valore che è il più basso dell’intera serie temporale nota [fonte DGERM – Ministero dello sviluppo economico] che risale fino al 1979, annualità in cui le vendite furono pari a 2,679 miliardi di litri, ossia del 62 % superiori al risultato del 2015, né si tratta di una eccezione, in quanto le vendite in autostrada sono risultate inferiori al livello dei volumi del 1979 nell’intero quadriennio 2012 – 2015.

Inferiori ai volumi del 1979 sono entrambi i prodotti: la benzina, infatti, ha realizzato nel 2015 vendite per 315 milioni di litri contro i 1.153 milioni del 1979, ma persino il gasolio – i cui consumi sono aumentati in autostrada in due distinte fasi, intervallate da una flessione, di cui la prima verso il 1990 e la seconda da dopo il 2000 – ha avuto vendite nel 2015 per 1,335 miliardi di litri contro 1,526 miliardi di litri nel 1979.

Le vendite complessive di benzina e gasolio in autostrada sono andate progressivamente crescendo dagli anni 1979 al 1985, pur non superando ancora in tale intervallo temporale i 3 miliardi di litri, livello raggiunto a partire dal 1986 e via via accresciuto sino al 1996 per superare nel 1997 i 4 miliardi di litri, valore attorno al quale si sono mantenute alcune annualità [dal 1997 al 2004, con il massimo volume di vendite registrato nel 1998 con 4,307 miliardi di litri].

Iniziata dal 2005 la fase discendente, sino al 2010 essa è stata caratterizzata da volumi di vendite ancora superiori ai 3 miliardi di litri – cioè grosso modo corrispondenti ai volumi degli anni 1986 – 1996 -, limite «franato» nel 2011 e 2012, in cui le vendite si attestavano comunque ancora sopra i 2 miliardi di litri – cioè grosso modo corrispondenti ai volumi degli anni 1979 – 1985 -, limite anche questo polverizzato nel 2013, 2014 e 2015 con vendite inferiori ai 2 miliardi di litri.

Sinteticamente,

– il 2015, anno di fine serie, presenta vendite complessive di 1,650 miliardi di litri, inferiori di 1,029 miliardi di litri alle vendite del 1979, anno di inizio serie, con una flessione pari al 38,41 %; nel dettaglio dei due prodotti, le vendite di benzina sono inferiori di 838 milioni di litri e del 72,68 %, mentre quelle di gasolio sono inferiori di 191 milioni di litri e del 12,52 %;

– il 2015, anno anche di performance minima della serie, presenta vendite complessive inferiori di 2,657 miliardi di litri alle vendite del 1998, anno di performance massima della serie, con una flessione del 61,69 %; nel dettaglio dei due prodotti, le vendite di benzina sono inferiori di 1,802 miliardi di litri e dell’85,12 %, mentre quelle di gasolio sono inferiori di 855 milioni di litri e del 39,04 %;

– il 2015, rispetto all’anno immediatamente precedente, presenta vendite complessive inferiori di 135 milioni di litri alle vendite del 2014, con una flessione del 7,56 %; nel dettaglio dei due prodotti, le vendite di benzina sono inferiori di 23 milioni di litri e del 6,81 %, mentre quelle di gasolio sono inferiori di 112 milioni di litri e del 7,73 %.

Nell’analisi dei dati su base mensile, come dato di prima rilevanza, si osserva che nel primo semestre 2016 la somma delle vendite di benzina [126,8 milioni di litri] e di gasolio [591,8 milioni di litri] in autostrada è stata pari a 718,7 milioni di litri: un valore che risulta il più basso per il semestre della serie temporale disaggregata su base mensile disponibile [fonte DGERM – Ministero dello sviluppo economico] che siamo riusciti a ricostruire dal 1998 al 2016, in cui nel primo semestre 1998 le vendite furono pari a 2.024,3 miliardi di litri, ossia la perdita del primo semestre 2016 è pari al 64,50 % rispetto al risultato dei primi sei mesi del 1998, ed è altresì inferiore del 6,69 % alle vendite del primo semestre 2014 che totalizzava 770,2 milioni di litri.

Nell’analisi dei dati su base annua, cioè in relazione alla serie di anni completi 2000-2015 in cui si confrontano grandezze complessive di ciascuna annualità intera sia per i volumi delle vendite che per quelli delle percorrenze, in via sintetica si osserva che:

– dal 2000 al 2015 le percorrenze totali, quale sommatoria dei veicoli leggeri e di quelli pesanti, sono aumentate da 70.476,9 a 79.345,2 milioni di veicoli/km e del +12,58 %, ma le vendite totali, quale sommatoria di benzina e gasolio, sono diminuite da 4,266 a 1,650 miliardi di litri e del -61,32 %;

– dal 2000 al 2015 le percorrenze dei veicoli leggeri sono aumentate da 53.686,8 fino a 61.464,2 milioni di veicoli/km e del +14,49 %, le vendite di benzina sono diminuite da 1.823 a 315 milioni di litri e del -82,72 %;

– dal 2000 al 2015 le percorrenze dei veicoli pesanti sono aumentate da 16,790,1 fino a 17.880,9 milioni di veicoli/km e del +6,50 %, ma le vendite di gasolio sono diminuite da 2,443 a 1,335 miliardi di litri e del -45,35 %.

Nella fase temporale 2009-2015, un sommario calcolo, effettuato in considerazione dei seguenti fattori: – stima dei volumi end uses dei singoli prodotti per classi di veicoli [leggeri, pesanti],

– variazioni dei volumi di traffico [milioni veicoli/km] per classi di veicoli [leggeri, pesanti],

– variazioni del parco circolante per alimentazione [leggeri, pesanti],

– stima dell’evoluzione dei consumi medi per classe di veicolo [leggeri, pesanti],

evidenzia che la stima del contributo alle perdite delle vendite è addebitabile alla flessione delle percorrenze dei veicoli pesanti in una forbice tra un minimo del 63,3 ed un massimo del 73,2 % del totale e, per la parte residua, in una forbice tra un minimo del 26,8 ed un massimo del 36,7 % del totale, alla flessione delle percorrenze dei veicoli leggeri.

Il delta prezzi tra rete autostradale e rete ordinaria – che ha, entro certi limiti, una sua giustificazione economica nei maggiori costi del servizio continuativo dei punti vendita autostradali – è andato continuamente divaricandosi nel tempo per effetto di complesse dinamiche specifiche, quali, ad esempio, l’incidenza crescente delle royalty corrisposte ai Concessionari di tratta, la dipendenza dalla concorrenza della rete ordinaria, con le sue peculiari situazioni di assetto del mercato e di politiche di pricing – sia di natura progressivamente strutturale [il peso assunto dalle reti di operatori indipendenti con aggressive politiche di prezzo], sia di incidenza estemporanea [non è improprio ricordare episodi come la campagna degli «scontoni» dei week end estivi del 2012] -, lo spread progressivo dei prezzi tra modalità di servizio, ecc.

Con diversa incidenza a seconda dei periodi, nel periodo 2000-2015, il delta prezzi medio [tra benzina e gasolio ed in funzione del mix dei volumi dell’uno o dell’altro prodotto rispetto al totale delle vendite] con la rete ordinaria è cresciuto in autostrada di circa 25 volte [da 0,5±1,0 cent/litro a 14,0 cent/litro (nel 2016 si raggiungono sistematicamente valori ancor più elevati)].

In sintesi: più aumenta il delta prezzo più calano le vendite.

Dal 1998 al 2008 – definibile fase «pre-crisi» – l’erogato medio nazionale per p.v. autostradale è sceso da 9,301 a 7,450 milioni di litri, con una flessione del -19,90 %, dal 2008 al 2015 – definibile fase «crisi» – l’erogato medio nazionale per p.v. autostradale è sceso da 7,450 a 3,564 milioni di litri, con una flessione del -52,16 %, infine, dal 1998 al 2014 – nel complesso delle due intere fasi «pre» e «crisi» – l’erogato medio per p.v. autostradale è:

– ITALIA – sceso da 9,301 a 3,564 milioni di litri, con una flessione del -61,68 %,

– NORD OVEST – sceso da 8,886 a 3,390 milioni di litri, con una flessione del -61,85 %,

– NORD EST – sceso da 10,774 a 4,224 milioni di litri, con una flessione del -60,79 %,

– CENTRO – sceso da 10,643 a 4,291 milioni di litri, con una flessione del -59,68 %,

– SUD ED ISOLE – sceso da 7,412 a 2,590 milioni di litri, con una flessione del -65,06 %.