MICHELI, FIGISC: PREZZI STABILI PER I PROSSIMI [MAX +0,5 CENT/LITRO]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,4 % PER LA BENZINA E PER IL 63,1 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,2 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una STABILITÀ DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, CON VARIAZIONI NON SUPERIORI A 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ:
«In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È AUMENTATO, salendo in misura pari a +0,88 euro/barile [da 46,26 a 47,14, con una media di 46,86] con CAMBIO EURO/DOLLARO IN DEPREZZAMENTO [media della settimana a 1,1102 dollari per 1 euro]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA per la benzina di -0,3 cent [da 0,357 a 0,354 euro/litro con una media della settimana di 0,355] e SALITA di +0,5 cent [ossia da 0,354 a 0,359 euro/litro con una media della settimana di 0,358] per il gasolio [rispettivamente con IVA -0,4 e +0,6 cent /litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 6 ottobre SONO AUMENTATI di +1,4 cent/litro per la benzina e di +1,5 per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti il valore è pari a +1,5 cent/litro]; per la modalità “self”, la variazione è pari a +1,4 cent/litro per la benzina ed a +1,5 per il gasolio [media pari a +1,5], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a +1,5 cent/litro per la benzina ed a +1,5 per entrambi i prodotti, mentre i prezzi di listino delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di +1,1 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio.
Le dinamiche del mercato internazionale, sia della seconda metà della scorsa settimana che della prima metà della settimana corrente, sono stati trasferiti abbastanza coerentemente sui prezzi finali, mentre i margini lordi delle compagnie sono arretrati di circa 1,0 cent /litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni del venerdì precedente [«aspettativa di PREZZI TENDENTI ALL’AUMENTO, NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI CON VARIAZIONI TRA 0,5 E 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ»], sono state confermate dalla dinamica dei prezzi al consumo nei primi quattro giorni [medie tra le due modalità e singolarmente per «self» e «servito» pari a +1,0 cent/litro tanto per la benzina che per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 23,1/24,8 cent/litro in modalità “servito” e di 10,3/12,4 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 14 settembre 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +4,9 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +6,0 cent/litro per la benzina, di +5,1 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +2,8 cent/litro per la benzina e di +3,0 che per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi i presupposti – tendenza dei movimenti delle quotazioni del greggio e dei prodotti finiti più stabili che nella scorsa settimana con relativo riflesso sulle scorte dei prodotti e dei prezzi al consumo – per una aspettativa di PREZZI TENDENTI ALLA STABILITÀ, CON VARIAZIONI NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI NON OLTRE 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 10 ottobre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,2 cent/litro per la benzina e +21,6 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,39 % e per il 63,14 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 5 ottobre all’11 ottobre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 14,6 cent/litro [tra un minimo di 12,8 ed un massimo di 16,4 a seconda della media della modalità di servizio] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata nella settimana dal 28 settembre al 4 ottobre [14,6 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie».