MICHELI, FIGISC: PREZZI GIÙ DI 1,5 CENT/LITRO IN MENO. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 67,4 % PER LA BENZINA E PER IL 64,0 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,1 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una DIMINUZIONE DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, CON VARIAZIONI FINO AD UN MASSIMO DI 1,5 CENT/LITRO IN MENO:
«In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È CALATO SIGNIFICATIVAMENTE, scendendo in misura pari a -4,33 euro/barile [da 42,83 a 38,50, con una media di 40,96] con un CAMBIO EURO/DOLLARO QUASI STABILE [media della settimana a 1,1015 dollari per 1 euro]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA per la benzina di -1,5 cent [da 0,306 a 0,291 euro/litro con una media della settimana di 0,299] e SCESA di -3,2 cent [ossia da 0,319 a 0,287 euro/litro con una media della settimana di 0,305] per il gasolio [rispettivamente con IVA -1,8 e -3,9 cent/litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 21 luglio SONO SCESI sia per la benzina [-0,5 cent/litro] che per il gasolio [-0,4 cent/litro], ed in media ponderale [in base al mix dei consumi] tra i due prodotti il valore è pari a -0,4 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,5 cent/litro per la benzina ed a -0,4 per il gasolio [media pari a -0,4], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,5 cent/litro per la benzina ed a -0,4 per il gasolio [media pari a -0,4], mentre i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di -2,1 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio. Le dinamiche ribassiste del mercato internazionale sono state trasferite sui listini, ma non ancora sui prezzi finali al consumo per i noti meccanismi di smaltimento delle scorte acquistate a prezzi superiori mentre i margini di distribuzione delle compagnie sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto alla media della settimana precedente. Nei primi quattro giorni [ma altresì anche per il resto della settimana], le variazioni del prezzo reale alla pompa sono state perfettamente in linea con le nostre previsioni di venerdì scorso [….“variazioni entro 0,5 cent/litro in più od in meno nella media dei prodotti”].
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 25,5/27,8 cent/litro in modalità “servito” e di 14,6/16,0 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 29 giugno 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -3,9 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -5,6 cent/litro per la benzina e di -5,2 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -2,8 cent/litro per la benzina e di -1,4 cent/litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti – movimentazioni delle quotazioni del greggio e dei prodotti finiti piuttosto lineari – per un’aspettativa di PREZZI IN CALO NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI, CON VARIAZIONI CONTENUTE AL MASSIMO ENTRO 1,5 CENT/LITRO IN MENO.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data 25 luglio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,9 cent/litro per la benzina e +21,6 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 67,40 % e per il 63,97 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 20 luglio al 26 luglio i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 13,3 cent/litro [tra un minimo di 12,3 ed un massimo di 14,1] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in lieve aumento rispetto a quella registrata nella settimana dal 13 luglio al 19 luglio [13,1 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali della compagnie».