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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 01.07.2016 – N. 26/2016

MICHELI, FIGISC: PREZZI IN SALITA: SU GASOLIO E BENZINA DI 1,0 CENT/LITRO]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,6 % PER LA BENZINA E PER IL 63,6 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,2 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per un AUMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, FINO AD UN MASSIMO DI 1,0 CENT/LITRO:

«In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È RIMASTO QUASI STABILE [in misura pari a +0,57 euro/barile], e, con un CAMBIO EURO/DOLLARO IN DEPREZZAMENTO, si attesta ora su euro/barile 44,78 rispetto ai 44,21 dello scorso venerdì; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA per la benzina [-2,0 cent/litro] e SALITA [+0,4 cent/litro] per il gasolio [rispettivamente con IVA -2,4 e +0,5 cent/litro].

Rispetto alle aspettative dell’effetto BREXIT sui prezzi della settimana scorsa, il deprezzamento del cambio euro/dollaro intervenuto da venerdì scorso [-2,8 % in media] ha annullato l’effetto di discesa delle quotazioni del greggio ed ha modificato l’effetto delle dinamiche delle quotazioni dei prodotti finiti smorzando la discesa di quella della benzina di quasi un cent/litro e facendo aumentare, invece che diminuire, quella del gasolio di circa due cent/litro, cui è seguita, pertanto, una sostanziale e prudente stabilità dei prezzi finali alla pompa.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 23 giugno SONO SCESI per la benzina [-0,2 cent/litro] E SCESI per il gasolio [-0,2 cent/litro], ed in media ponderale [in base al mix dei consumi] tra i due prodotti il valore è pari a -0,2 cent/litro – e per i primi quattro giorni, a causa sostanzialmente del deprezzamento dell’euro e della sua conseguenza sulle quotazioni internazionali, diversamente dalle nostre previsioni di venerdì scorso [«a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di venerdì o del tasso di cambio euro/dollaro…PREZZI IN CALO NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI QUATTRO GIORNI, CON VARIAZIONI CONTENUTE ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN MENO»], ossia in media ponderale tra i prodotti e le modalità di ZERO cent/litro, di cui -0,1 in modalità self e di +0,1 in modalità servito – e, nel dettaglio, poi a settimana intera e con le variazioni verificatesi nelle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati [-0,024 euro/litro per la benzina, +0,005 per il gasolio], per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,1 cent/litro per la benzina ed a -0,2 per il gasolio [media pari a -0,2], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,6 cent/litro per la benzina ed a -0,2 per il gasolio [media pari a -0,2], mentre i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di -0,2 cent/litro per la benzina e di -0,2 cent/litro per il gasolio.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 23,8/25,0 cent/litro in modalità “servito” e di 11,6/13,2 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 1° giugno 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +0,5 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -3,1 cent/litro per la benzina e di -1,1 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di 1,0 cent/litro per la benzina e di ZERO cent/litro per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti per un’aspettativa di PREZZI IN AUMENTO NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI, CON VARIAZIONI CONTENUTE AL MASSIMO ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ.

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data 27 giugno lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,9 cent/litro per la benzina e +21,8 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,62 % e per il 63,57 % su quello del gasolio.»

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 22 giugno al 28 giugno i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 12,9 cent/litro [tra un minimo di 12,4 ed un massimo di 13,5] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta perfettamente in linea rispetto a quella registrata nella settimana dal 15 al 21 giugno [12,9 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali della compagnie».

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