MICHELI, FIGISC: PREZZI STABILI NEI PROSSIMI GIORNI [+/- 0,5 CENT/LITRO]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,7 % PER LA BENZINA E PER IL 64,3 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,8 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una STABILITÀ dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio –:
«In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È ANCORA AUMENTATO [in misura di + 1,02 euro/barile], e, parallelamente con un CAMBIO EURO/DOLLARO IN DEPREZZAMENTO, si attesta su euro barile 44,40 rispetto ai 43,38 dello scorso venerdì; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È RIMASTA FERMA per la benzina di [ZERO cent/litro] e SALITA di +0,6 cent/litro per il gasolio [con IVA +0,7 cent/litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 19 maggio SONO SALITI per la benzina [+1,6 cent/litro] E SALITI per il gasolio [+2,1 cent/litro], ed in media ponderale [in base al mix dei consumi] tra i due prodotti il valore è pari a +1,6 cent/litro – per i primi quattro giorni in misura superiore alle nostre previsioni di venerdì scorso [«a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di venerdì o del tasso di cambio euro/dollaro…prezzi in crescita con variazioni massime fino a 0,5 eurocent/litro in più od in meno nei quattro giorni successivi»], ossia in media tra i prodotti di +1,2 cent/litro, di cui +1,3 in modalità self e di +1,3 in modalità servito – e, nel dettaglio, poi a settimana intera e con le variazioni verificatesi nelle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati [=0,000 euro/litro per la benzina, +0,007 per il gasolio], per la modalità “self”, la variazione è pari a +1,6 cent/litro per la benzina ed a +2,2 per il gasolio [media di +2,0], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a +1,6 cent/litro per la benzina ed a +2,2 per il gasolio [media di +2,0 anche in questo caso], mentre i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di +1,0 cent/litro per la benzina e di +2,0 cent /litro per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 20,9/23,5 cent/litro in modalità “servito” e di 9,2/12,2 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 27 aprile 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +4,8 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +3,1 cent/litro per la benzina e di +5,5 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati, in perfetta sintonia, di +3,3 cent /litro e di +5,4 cent/ litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici – quotazioni internazionali del greggio e dei prodotti finiti in stasi, rafforzamento dei prezzi praticati nella rete per recupero di punti di margine distributivo rispetto alla scorsa settimana da parte delle compagnie – per PREZZI STABILI PER I PROSSIMI QUATTRO GIORNI, CON VARIAZIONI CONTENUTE ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data 23 maggio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,6 cent/litro per la benzina e +21,4 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,71 % e per il 64,28 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 20 maggio al 27 maggio i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 13,1 cent/litro [tra un minimo di 12,7 ed un massimo di 13,6] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata la scorsa settimana [12,9 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».