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MONITORAGGIO «STACCO ITALIA – U.E.» – FEBBRAIO 2016

Monitoraggio mensile dello «stacco Italia» del prezzo al consumo, delle imposte e del prezzo industriale rispetto all’unione europea dei due carburanti di maggiore consumo [benzina e gasolio]. Sulla base di quanto già attuato dal 2014 in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA [che pubblica i dati si sintesi con cadenza mensile], FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO [che pubblica i dati con regolarità settimanale con l’elaborazione «Meteo Carburante: il prezzo che fa», in uscita ogni venerdì], il monitoraggio avviene con le seguenti metodologie:

– i risultati costituiscono la media aritmetica mensile dei dati pubblicati settimanalmente dalla Commissione Europea [sulla base delle segnalazione dei singoli Paesi Membri dell’Unione, cfr. il seguente indirizzo web

ec.europa.eu/energy/observatory/oil/bulletin_en.htm];

– il calcolo dello «stacco» avviene per differenza tra dato Italia del prezzo al consumo, delle imposte e del prezzo industriale, e quello della media aritmetica [e non già ponderale in base ai volumi dei consumi dei diversi Stati – come sono invece calcolate le medie comunitarie – proprio per apprezzare correttamente le differenze tra la stessa unità di prodotto (un litro di benzina o gasolio)] delle stesse grandezze in ciascuno dei singoli 28 Membri dell’Unione [indipendentemente alla loro appartenenza all’area monetaria euro o meno, in quanto tutte le grandezze sono espresse in euro/litro];

– per il prodotto benzina il calcolo dello «stacco» tiene conto dell’imposta comprendendovi, oltre all’accisa nazionale, l’incidenza ponderata delle addizionali regionali [in base alla quota di vendite in ciascuna regione sul totale nazionale] per correttamente tarare le componenti delle imposte stesse e del prezzo industriale.

La pubblicazione espone i dati mensili, le medie annue e le medie cumulate dei mesi già chiusi nel caso di esercizio annuo a partire dal 2011. Tale scelta è stata ritenuta opportuna per evidenziare l’effetto sugli «stacchi» delle politiche fiscali nazionali italiane, in particolare in dipendenza dei cospicui incrementi dell’accisa – e anche delle aliquote IVA – intervenuti nell’esercizio 2011 [ed in misura minore negli esercizi successivi], che hanno influenzato gli «stacchi» in due direzioni opposte: l’incremento, da un lato, dello «stacco» del prezzo al consumo e delle imposte, il decremento dello «stacco» del prezzo industriale. Per esemplificare gli effetti citati, si osserva quanto segue:

– nel periodo gennaio – novembre 2011 per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computato in +0,126 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,083 euro/litro per le imposte (ossia il 65,56 % dello «stacco» totale] e per +0,044 euro/litro per il prezzo industriale (34,44 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea era computato in +0,099 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,062 euro/litro per le imposte (62,26 % dello «stacco» totale] e per +0,037 euro/litro per il prezzo industriale (62,26 % dello «stacco» totale];

– nel periodo dicembre 2011 – febbraio 2016 (nel dicembre 2011 ci fu il più cospicuo aumento delle accise] per la benzina la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computato in +0,250 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,240 euro/litro per le imposte (95,69 % dello «stacco» totale] e per +0,010 euro/litro per il prezzo industriale (4,31 % dello «stacco» totale]; per il gasolio la media dello «stacco» con l’Unione Europea è computato in +0,241 euro/litro per il prezzo al consumo, per +0,234 euro/litro per le imposte (97,08 % dello «stacco» totale] e per +0,007 euro/litro per il prezzo industriale (2,93 % dello «stacco» totale];

dal gennaio 2011 al febbraio 2016 lo «stacco» con l’Unione Europea per le grandezze relative alla benzina passa da +0,096 a +0,217 euro/litro (incremento di +0,121 euro/litro e del +126,04 %] per il prezzo al consumo, da +0,050 a +0,226 euro/litro (incremento di +0,176 euro/litro e del +352,00 %] per le imposte, nonché da +0,046 a -0,009 euro/litro (decremento di -0,055 euro/litro] per il prezzo industriale;

– per le grandezze relative al gasolio, dal gennaio 2011 al febbraio 2016 lo «stacco» con l’Unione Europea passa da +0,066 a +0,179 euro/litro [incremento di +0,113 euro/litro e del +171,21 %] per il prezzo al consumo, da +0,030 a +0,213 euro/litro [incremento di +0,183 euro/litro e del +610,00 %] per le imposte, e da +0,036 a -0,034 euro/litro [decremento di -0,070 euro/litro] per il prezzo industriale;

– la media di febbraio 2016 registra uno «stacco» con l’Unione Europea per il prodotto benzina così determinato: +0,217 euro/litro prezzo al consumo, +0,226 euro/litro imposte e -0,009 euro/litro prezzo industriale;

– la media di febbraio 2016 registra uno «stacco» con l’Unione Europea per il prodotto gasolio così determinato: +0,179 euro/litro prezzo al consumo, +0,213 euro/litro imposte e -0,034 euro/litro prezzo industriale.

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