MICHELI, FIGISC: PREZZI IN CALO DI 1,0 EUROCENT/LITRO I PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 69,4 % PER LA BENZINA E PER IL 68,1 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,8 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per un ulteriore CALO dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni: «In una settimana, il greggio Brent di riferimento è SCESO di BEN -5,56 euro/barile, e, parallelamente con un cambio euro/dollaro IN FORTE RIPRESA, si attesta su euro/barile 26,49 rispetto ai 30,40 di venerdì scorso; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È CALATA per la benzina di -3,2 e di -2,1 cent/litro per il gasolio [con IVA rispettivamente di -3,9 e -2,1 cent/litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 4 febbraio SONO DIMINUITI per la benzina [-1,0 cent/litro] ed in misura ridotta per il gasolio [-0,1 cent/litro] – in linea con le nostre previsioni di venerdì scorso [variazioni in meno fino a 1,0 eurocent/litro nei quattro giorni successivi] e, nel dettaglio, per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,8 cent/litro per la benzina ed a -0,2 cent/litro per il gasolio, e per la modalità “servito”, la variazione è invece pari a +0,7 cent/litro per la benzina ed a +1,8 cent/litro per il gasolio, anche se i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa ben diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di -2,6 cent/litro per la benzina e di -0,5 per il gasolio, a seguito delle recenti diminuzioni delle quotazioni internazionali dei prodotti finiti, che devono ancora riflettersi sui prezzi praticati man mano che si consumano le scorte acquistate a prezzi più elevati.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 22,2/27,2 cent/litro in modalità “servito” e di 11,4/16,6 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 12 gennaio 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -2,0 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -7,0 cent/litro per la benzina e di -2,1 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -3,9 cent/litro e di -5,1 cent/litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici per PREZZI IN CALO NEI PROSSIMI QUATTRO GIORNI, con variazioni massime entro 1,0 cent/litro in meno nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che in data 8 febbraio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti»” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,8 cent/litro per la benzina e +21,3 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 69,39 % e per il 68,11 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 5 febbraio all’11 febbraio i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 12,0 cent/litro [tra un minimo di 11,1 ed un massimo di 12,8] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata la scorsa settimana [11,9 cent/ litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».