METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA 22.01.2016 N. 03/2016
MICHELI, FIGISC: PREZZI STABILI NEI PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 68,8 % PER LA BENZINA E PER IL 67,2 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,1 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una STABILITÀ dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni: «In una settimana, il greggio Brent di riferimento è SCESO di -1,17 euro/barile, e, parallelamente con un cambio euro/dollaro IN RIPRESA, si attesta su euro/barile 26,85 rispetto ai 28,02 di venerdì scorso; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SALITA per la benzina di +0,1 e SCESA di -2,0 cent/ litro per il gasolio [con IVA rispettivamente di +0,1 e -2,4 cent/litro]. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 14 gennaio SONO DIMINUITI, sia per la benzina [-2,1 cent/litro] che per il gasolio [-2,9 cent/litro] – del tutto in linea nei primi quattro giorni, per tutte le variabili (listini, prezzi praticati medi, in “self” e “servito”) con le nostre previsioni di venerdì scorso [variazioni in meno fino a 1,5 eurocent/litro nei quattro giorni successivi] e, nel dettaglio, per la modalità “self”, la variazione è pari a -2,1 cent/ litro per la benzina ed a -2,8 cent/litro per il gasolio, e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -2,3 cent/litro per la benzina ed a -3,1 cent/litro per il gasolio, anche se i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa ben diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di -2,2 cent/litro per la benzina e di -3,4 per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 26,5/27,0 cent/litro in modalità “servito” e di 15,7 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 22 dicembre 2015], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -5,4 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -4,8 cent/litro per la benzina e di -7,4 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -3,7 cent/litro e di -6,8 cent/litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici – cambio poco mosso , quotazioni internazionali del greggio e dei derivati in recupero, marginalità positive nelle ultime settimane – per PREZZI IN STANDBY NEI PROSSIMI QUATTRO GIORNI, con variazioni entro 0,5 cent/litro in più od in meno nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che in data 18 gennaio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti»” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,9 cent/litro per la benzina e +21,6 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 68,79 % e per il 67,16 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 14 gennaio al 21 gennaio i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 11,3 cent/litro [tra un minimo di 10,2 ed un massimo di 12,0] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata la scorsa settimana [11,7 cent /litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».
