PREZZI CARBURANTI. MICHELI, FIGISC: PREZZI GIÙ DI 1,0 EUROCENT/ LITRO NEI PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 67,0 % PER LA BENZINA E PER IL 62,8 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,4 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una DIMINUZIONE dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni: «In una settimana, il greggio Brent di riferimento è CALATO di ben 3,35 euro/barile, e parallelamente con un cambio euro/dollaro IN MARCATO ARRETRAMENTO, si attesta ancora su 41,08 euro/barile rispetto ai 44,43 di venerdì scorso; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA di +2,0 cent/litro per la benzina e SCESA di -1,5 cent/litro per il gasolio [con IVA, rispettivamente, di -2,4 e di -1,8 cent/litro]. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 5 novembre SONO DIMINUITI, sia per la benzina [-0,1 cent/litro] che per il gasolio [-0,1 cent/litro] in linea per i primi quattro giorni con la nostra previsione di venerdì scorso [variazioni entro ±0,5 cent/litro], e, nel dettaglio, per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,1 cent/ litro per la benzina ed a =0,0 cent/litro per il gasolio, e per la modalità “servito”, la variazione è pari a =0,0 cent/litro per la benzina ed a -0,1 cent/litro per il gasolio, anche se i prezzi “consigliati” dalle compagnie – che è cosa ben diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione in aumento di +0,2 cent /litro per la benzina e di +0,2 per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 22,2/23,0 cent/litro in modalità “servito” e di 11,8/13,3 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 13 ottobre 2015], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -3,7 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -2,6 cent/litro per la benzina e di -2,4 cent/litro per il gasolio [tutti valori ivati], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono scesi di -2,0 cent/litro per la benzina e di -1,3 cent/litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici – quotazioni dei prodotti in discesa – per PREZZI IN DISCESA NEI PROSSIMI QUATTRO GIORNI, con variazioni contenute in più od in meno entro 1,0 cent/litro in più nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che in data 9 novembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,9 cent/litro per la benina e +22,1 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 67,0 % e per il 62,8 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 6 novembre al 12 novembre i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 11,2 cent/litro alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata la scorsa settimana [11,0 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».