PREZZI CARBURANTI. MICHELI, FIGISC: “PREZZI POCO MOSSI NEI PROSSIMI GIORNI. SUL PREZZO IN ITALIA PESANO IMPOSTE DEL 69,2 % PER LA BENZINA E DEL 62,8 % PER IL GASOLIO: 22,8 CENT/LITRO DI IMPOSTE PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA”
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una SCARSA MOBILITÀ dei prezzi nei prossimi giorni: «In una settimana la quotazione internazionale dei prodotti lavorati è SALITA di +1,6 cent/litro per la benzina e SALITA di +1,1 cent/litro per il gasolio [rispettivamente +2,0 e +1,3 con IVA] per effetto in gran parte dovuto al drastico deprezzamento del cambio intervenuto dal giorno 23. A sua volta il greggio Brent è QUASI STABILE in confronto all’altro fine settimana, ma, con un cambio euro/dollaro IN FORTE DIMINUZIONE, si attesta su 43 euro/barile rispetto ai 42 di venerdì scorso. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i prezzi alla pompa in Italia da venerdì 23 gennaio sono SALITI di +1,5 cent/litro per la benzina e di +1,6 cent/litro per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti sono stati ceduti dalle Compagnie petrolifere ai propri gestori della rete di marchio, vincolati all’esclusiva di acquisto, a prezzi di cessione mediamente più sostenuti nell’ordine di 16,7/17,8 cent /litro rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 30 dicembre], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -3,5 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -1,2 cent/litro per la benzina e di -3,4 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], i prezzi nazionali alla pompa sono scesi di -4,5 cent /litro per la benzina e di -5,2 cent/litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, sussisterebbero le condizioni per PREZZI RELATIVAMENTE STABILI, con variazioni massime attorno a pochi millesimi di euro al litro.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che il 26 gennaio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U. E.] è di +23,5 cent/litro per la benzina e +22,4 per il gasolio e le imposte pesano sul prezzo finale della benzina per il 69,2 % e per il 62,8 % su quello del gasolio.»
«I prezzi self sulla rete autostradale ASPI sul dato di metà settimana sono aumentati per la benzina di +0,013 euro/litro e di +0,011 euro/litro per il gasolio rispetto alla rilevazione del 21 gennaio» aggiunge Stefano CANTARELLI, Presidente Nazionale della ANISA Confcommercio, l’associazione che raggruppa i gestori della rete distributiva autostradale «ed il prezzo del gasolio in autostrada – prodotto che costituisce oltre l’80 % delle vendite in questo comparto – nella modalità self risulta per questa settimana in linea rispetto al prezzo dello stesso prodotto nella stessa modalità in rete ordinaria».