Non appena il Governo dovesse davvero, per l’ennesima volta, mettere mano alle accise sui carburanti, la risposta dei Gestori sarebbe decisa e conseguente, con la proclamazione immediata dello sciopero nazionale sia sulla viabilità ordinaria che su quella autostradale. E’ questa la decisione assunta -e affidata ad una nota congiunta- delle Organizzazioni di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio, a fronte delle voci, sempre più insistenti, che circolano in ambienti governativi, riprese dalla stampa, circa un prossimo aumento dell’imposta di fabbricazione sui carburanti per autotrazione. Si tratterebbe -continua la nota dei sindacati dei Gestori- di una decisione imprudente e del tutto irrazionale, con effetti gravi e controproducenti sia sul piano dello sviluppo che su quello delle stesse entrate erariali. Effetti che, in ogni caso, né il Paese in generale, né il nostro settore più nello specifico -maltrattato sistematicamente o al più ignorato- possono ulteriormente subire senza predisporre una forte azione di contrasto. La Politica ha il dovere di recuperare quel minimo di decoro per fare scelte serie ed oculate, nell’interesse collettivo. Se per ottenere un tale obiettivo -conclude la nota congiunta di Faib, Fegica e Figisc/Anisa- occorre anche il contributo di chiarezza e di richiamo alla responsabilità di una categoria di lavoratori come la nostra, siamo pronti ad offrirlo con la massima determinazione.