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ITALIA AL PRIMO POSTO PER LE IMPOSTE PIÙ ALTE, AL SECONDO POSTO PER IL PREZZO PIÙ ALTO

COMUNICATO STAMPA – 23 agosto 2012
FIGISC ANISA: DAI DATI UFFICIALI DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUI PREZZI DEI CARBURANTI DEL 20 AGOSTO, ITALIA AL PRIMO POSTO PER LE IMPOSTE PIÙ ALTE, AL SECONDO POSTO PER IL PREZZO PIÙ ALTO – STACCO DEL PREZZO INDUSTRIALE AZZERATO
I dati ufficiali della Commissione Europea sui prezzi dei carburanti del 20 agosto (l’ultimissima disponibile) confermano che l’Italia ha la fiscalità più alta sulla benzina (1,064 euro/litro, comprese le addizionali regionali) ed il secondo prezzo più alto (1,847 euro/litro) dopo la Svezia e che lo stacco del prezzo industriale – cioè del prezzo al netto di tutte le imposte – è azzerato, ossia corrisponde (-0,001 euro/litro) alla media dei 17 Paesi di area monetaria euro, un dato che scende addirittura a -1,6 centesimi/litro se si considera che la Commissione non tiene conto delle addizionali regionali di accisa su questo prodotto, che valgono sulla media nazionale (tra le regioni che non applicano addizionali e quelle che la applicano da un minimo 2,6 ad un massimo di 5,0 centesimi/litro) circa 1,6 centesimi/litro. Sui ventisette Paesi dell’Unione, inoltre, il prezzo italiano e la fiscalità sul prodotto gasolio si classificano al terzo posto (dal più alto al più basso), preceduti da Regno Unito e Svezia. Lo stacco del prezzo industriale per il gasolio è superiore di 6 millesimi di euro/litro sempre rispetto alla media dei 17 Paesi di area monetaria euro. È il dato che emerge dalla elaborazione della Segreteria Nazionale di FIGISC ed ANISA CONFCOMMERCIO, le due associazioni di categoria dei benzinai, rispettivamente della rete ordinaria e della rete autostradale, sui dati pubblicati oggi pomeriggio dalla Commissione Europea, che aggiunge anche che nel giro di due settimane (ossia dalla rilevazione del 6 agosto a quella del 20 agosto) i prezzi sono aumentati in Italia di +0,061 euro/litro per la benzina, contro una media dei 17 Paesi di area euro di +0,071 euro/litro, e di +0,051 euro/litro per il gasolio, un dato perfettamente corrispondente alla media dei predetti 17 Paesi; dati da cui bisognerebbe detrarre gli aumenti di imposte decretati dal Governo italiano in data 11 agosto 2012, che valgono 0,005 euro/litro: in sostanza gli aumenti italiani sono stati inferiori di un importo tra un minimo di 0,5 ed un massimo di 1,5 cent/litro, a seconda dei prodotti, da quelli della media comunitaria. Nelle tabelle contenute nel file allegato, la classifica dei prezzi e quella delle imposte dei 27 Paesi comunitari per il 20 agosto 2012.

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