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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 23.12.2011 – N. 49/2011

Prezzi carburanti. Squeri, FIGISC: “L’aumento dei prezzi dell’ultimo anno È dovuto per tre quarti alle maggiori imposte e per un quarto all’aumento del greggio. Prezzi in salita di 1,5 eurocent/litro nei prossimi giorni”

“Nella settimana corrente la quotazione del greggio Brent spot è aumentata di un 4,3 % rispetto alla scorsa settimana, salendo di 3,43 euro/barile (+0,026 euro/ litro), il cambio euro/dollaro è rimasto stabile ed il mercato dei prodotti ‘finiti’ Platt’s ha fatto registrare un aumento di +0,013 euro/litro per la benzina ed è rimasto stabile per il gasolio” afferma Luca SQUERI, Presidente Nazionale FIGISC CONFCOMMERCIO, che precisa “L’incremento delle accise del 7 dicembre (+0,099 euro/ litro con IVA per la benzina e +0,136 euro/litro con IVA per il gasolio ha portato anche per questa settimana il prezzo della benzina ad essere il più alto nell’Europa comunitaria, mentre per il gasolio si attesta al secondo prezzo più alto, preceduto dal Regno Unito di un paio di centesimi: esattamente un anno fa l’Italia si collocava, invece, al decimo posto per la benzina ed al settimo per il gasolio. Esattamente ri-spetto ad un anno fa, a fronte di un aumento del greggio di circa 8 centesimi di euro al litro, la benzina costa 25 centesimi in più al litro ed il gasolio addirittura 36:ciò significa che se le quotazioni internazionali del greggio e dei prodotti finiti sono mediamente responsabili del 26 % dell’aumento dei prezzi del carburante in Italia, per il 74 % questa responsabilità è dell’aumento delle imposte. Senza questi aumenti, oggi il prezzo della benzina sarebbe inferiore di 19 centesimi/litro e quello del gasolio di 22 centesimi/litro”.
“I prezzi medi Italia, da venerdì 16 dicembre, si sono movimentati solo marginalmente” aggiunge SQUERI “cioè sono diminuiti di -0,001 euro/litro per la benzina e di -0,006 euro/litro per il gasolio. Le variazioni del mercato internazionale del Platt’s non sono state trasferite sul prezzo nazionale, con l’effetto di un livello inferiore del prezzo della benzina pari a -0,014 euro/litro, ed a -0,006 euro/litro per il gasolio”. SQUERI per i prossimi giorni prevede un aumento dei prezzi “Mentre le quotazioni del greggio Brent (che è il greggio di riferimento per l’Europa) sono tornate al livello di 109 dollari/barile, le chiusure del Platt’s delle ultime quattro giornate hanno fatto registrare variazioni in aumento sia per la benzina (+0,036 euro/litro) che per il gasolio (+0,026 euro/litro). Per i prossimi giorni ci si può attendere che i prezzi possano salire di circa 1,5 eurocent/litro nella media dei prodotti.”

I dati di sintesi –

Per quanto riguarda l’ultima settimana, le quotazioni del greggio sono aumentate significativamente (+3,43 euro al barile), il tasso di cambio euro/dollaro è rimasto stazionario, attestandosi su 1,30 dollari per 1 euro. Sul mercato interno, i prezzi alla pompa per la benzina (prodotto che sul mercato Platt’s guadagna +0,013 euro/litro) sono diminuiti di -0,001 euro/litro, mentre per il gasolio (che sul mercato Platt’s è rimasto stabile) si segnala una diminuzione di -0,006 euro/litro. Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia – in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro – è attestata al primo posto per il prezzo della benzina ed al secondo posto per quello del gasolio.

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