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METEO CARBURANTI – IL PREZZO CHE FA – N. 30 DEL 17.12.2010

PREZZI CARBURANTI. SQUERI, FIGISC: “PREZZI FERMI NEI PROSSIMI GIORNI”

“Nella settimana appena trascorsa, oltre ad una lieve flessione delle quotazioni del greggio (-0,47 dollari/barile) e ad un apprezzamento del cambio, il mercato ha registrato una diminuzione od una stazionarietà dei prezzi internazionali dei prodotti ‘finiti’: il Platt’s benzina, infatti, ha perso 0,013 euro/litro mentre il Platt’s gasolio è rimasto stabile. Rispetto a questo andamento, il prezzo Italia della benzina è aumentato di +0,001 euro/litro, mentre quello del gasolio – coerentemente con le variazioni internazionali – non ha avuto variazioni di sorta. Il prezzo della benzina non ha recepito, dunque, le variazioni internazionali, perchè l’industria petrolifera ha recuperato anche questa settimana (mettendo in pari i conti) i margini della terza settimana antecedente, allorchè il divario tra incrementi del mercato internazionale e diminuzioni del prezzo nazionale, per la benzina portò ad un vantaggio per il Consumatore nell’ordine di 3,8 eurocent/litro. ” afferma Luca SQUERI, Presidente Nazionale FIGISC CONFCOMMERCIO, che per i prossimi giorni prevede ancora una sostanziale stabilità dei prezzi: “Il greggio rimane sui 90 dollari/barile, mentre i dati del mercato internazionale di giovedì 16 per i prodotti finiti non registra significative variazioni. Ciò fa prevedere che nei prossimi giorni i prezzi restino ancora ai livelli attuali”.

I DATI DI SINTESI –

Per quanto riguarda gli ultimi sette giorni, le quotazioni del greggio sono diminuite di poco meno di mezzo dollaro per barile, con un leggerissimo apprezzamento del cambio, salito da 1,32 a 1,34 dollari per 1 euro. Sul mercato interno, i prezzi alla pompa della benzina hanno fatto registrare un aumento di +0,001 euro/litro con IVA per la benzina (che sul mercato Platt’s registra una diminuzione di -0,013 euro/litro con IVA) e nessuna variazione per il gasolio, (che sul mercato Platt’s non rileva variazioni di sorta). Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia – in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro – è posizionata al decimo posto per il prezzo della benzina ed al quinto posto per il prezzo del gasolio e. rispetto, alla settimana antecedente ben 19 Paesi su 27 nell’ambito dell’Europa comunitaria hanno aumentato i prezzi in misura maggiore di quanto non siano aumentati in Italia.

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