OSSERVATORIO SETTIMANALE PREZZI FIGISC ANISA – N. 5 – 11 GIUGNO 2010
Osservatorio Figisc: “per la benzina previsto un aumento di un cent”
“Per la settimana appena trascorsa, gli incrementi del prezzo dei carburanti sono stati in linea con le movimentazioni internazionali dei prodotti raffinati”.
L’osservatorio settimanale Figisc (5-16 giugno) indica che per quanto riguarda gli ultimi sette giorni, le quotazioni del greggio sono rimaste sostanzialmente stabili (solo + 0,31 euro/barile), mentre si indebolisce ulteriormente il tasso di cambio euro/dollaro, che si porta da 1,22 a 1,20 dollari per 1 euro. Sul mercato interno, i prezzi alla pompa sono grosso modo in quantità corrispondente alle variazioni internazionali dei prodotti “finiti”: la benzina, infatti, è aumentata di 0,7 centesimi di euro al litro e di 1,2 centesimi/litro è aumentato il gasolio, contro incrementi internazionali del Platt’s, rispettivamente, di 0,4 e 1,1 centesimi/litro; bisogna, però, anche tenere conto dei risultati delle due precedenti setti-mane, in cui non erano state riversate sul prezzo finale variazioni interna-zionali per circa 1,8 centesimi/litro per la benzina e 2,7 per il gasolio. Nel panorama europeo dei prezzi l’Italia arretra le proprie posizioni per ambedue i prodotti, salendo dal nono all’ottavo posto per il prezzo della benzina (il prezzo italiano è inferiore alla media del prezzo dei Paesi a valuta euro!) e dall’ottavo al sesto posto per il prezzo del ga-solio. La concorrenza sul territorio consente all’automobilista di fare il pieno non solo a prezzi decisamente “europei”, ma anche assai più convenienti, che possono raggiungere anche gli otto/nove eurocent in meno del prezzo convenzionale che comune-mente viene indicato sui media quando si parla del costo dei carburanti sia in rete ordinaria che in autostrada. Secondo il presidente nazionale Figisc, Luca Squeri, “per la settimana appena trascorsa, gli incrementi del prezzo dei carburanti sono stati in linea con le movimentazioni internazionali dei prodotti raffinati”. “Ma l’aspetto più rilevante – ha osservato ancora Squeri – è che questo allineamento sulla settimana è avvenuto dopo che per due settimane consecutive le variazioni internazionali sono state trasmesse alla pompa in misura significativamente minore, quindi con un vantaggio per il consumatore. La chiusura dei mercati di giovedì 10 presenta variazioni significative per la benzina, che lasciano presagire ulteriori aumenti per questo prodotto nell’ordine di un centesimo/litro”.