CARO TARIFFE ELETTRICHE: GESTORI SCRIVONO A GOVERNO E COMPAGNIE
LA LETTERA AL GOVERNO
Prot. 05/PEC/2022
Roma, 11 febbraio 2022
Al Presidente del Consiglio Prof. Mario DRAGHI
presidente@pec.governo.it
e p.c. Al Ministro della Transizione Ecologica On.le Roberto CINGOLANI
segreteria.ministro@pec.minambiente.it
Al Ministro dello Sviluppo Economico On.le Giancarlo GIORGETTI
gabinetto@pec.mise.gov.it
Al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
On.le Enrico GIOVANNINI
segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
Oggetto: Insostenibilità costi energetici, urgenti misure di sostegno.
Gentile Presidente, illustri Ministri
le scriventi Organizzazioni, rappresentative dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti stradali ed autostradali, sottopongono alla Loro attenzione il tema della “gravosità dell’approvvigionamento elettrico”, essenziale per lo svolgimento della loro attività. Tema la cui soluzione non può essere rinviata più oltre, a pena della scelta di sospendere l’attività fino a quando (e se), la situazione non tornerà alla normalità.
Nonostante che nell’anno 2021, paragonato al “drammatico” andamento dei consumi dell’anno 2020, si sia riscontrato un aumento delle vendite rispetto all’anno precedente, i volumi delle vendite sul 2019, registrano un delta negativo, secondo le ultime stime del MiSE, per la rete complessiva pari al 14 %, con punte del 28 % per la rete autostradale.
Ad un tale contesto si somma, con effetti drammatici, l’escursione dei costi per i consumi elettrici, dato da un incremento del PUN a dicembre 2021 del 620 % sul dato medio del 2020 e del 230 % sul dato di giugno 2021, i cui effetti devono ancora dispiegarsi pienamente e la cui persistenza appare ormai di non immediato allentamento. Tale emergenza, peraltro, non appare ristorata con validi effetti con i provvedimenti adottati dal Governo che intervengono sui costi di sistema.
I consumi energetici costituiscono ordinariamente una quota rilevante (nell’ordine medio del 20-25% dei costi di gestione di un impianto); tale quota, nel contesto della dinamica attuale dei prezzi di tale bene primario ed indispensabile, è destinata tendenzialmente ad un raddoppio della sua incidenza sui bilanci delle gestioni, con l’evidente conseguenza, di generare un marcato esito passivo dei bilanci delle singole gestioni, data l’incomprimibilità delle altre voci di costo – vale la pena ricordare che, mediamente, sulla viabilità ordinaria, un Gestore percepisce, mediamente, un “margine pro litro” fisso di €cent 3,5 -.
Anche nella situazione congiunturale descritta, i vigenti Accordi economici stipulati ex Lege con le controparti naturali non consentono in alcun modo il riassorbimento nel prezzo al pubblico di maggiori costi derivanti da circostanze impreviste dalle Parti in sede di stipula dei medesimi contratti ed accordi economici.
Ne consegue che, in assenza di specifici interventi di riequilibrio della componente “costi”, la conseguenza, a breve, sia è il dissesto economico delle gestioni con grave pregiudizio del normale funzionamento del ciclo distributivo e della continuativa apertura degli impianti di distribuzione per garantire la mobilità dei cittadini.
Si pone, pertanto, con assoluta urgenza la necessità di un intervento risolutore che, muovendosi nel solco delle decisioni già assunte da Governo e Parlamento in tema di “sostegno” alle categorie interessate dal “caro energia”, consenta anche ai Gestori degli impianti di distribuzione carburanti di essere inseriti fra i beneficiari degli interventi già adottati (o che verranno adottati in seguito).
Non è infatti sostenibile che il Gestore, peraltro già penalizzato da un mercato nel quale spadroneggiano una illecita concorrenza (come ampiamente dimostrato anche dall’Autorità Giudiziaria) possa – da solo – affrontare una situazione nella quale non esiste alcuna regola oggettiva e non si profila neppure un intervento dei titolari degli impianti che, pure, sono parte essenziale del processo distributivo.
Le scriventi Organizzazioni, che si riservano di valutare ogni iniziativa tendente a sostenere la richiesta, invitano i Destinatari della presente ad avviare un confronto nel merito delle problematiche esposte, per evitare di porre in essere, anche in via unilaterale, le misure atte a garantire almeno le minime tutele alla Categoria.
FAIB – FAIB AUTOSTRADE
FEGICA
FIGISC – ANISA
LA LETTERA ALLE COMPAGNIE ED ALLE LORO ASSOCIAZIONI
Prot. 06/PEC/2022 Roma, 11 febbraio 2022
Spett.le
Eni R. & M. S.p.A Dott. Giovanni MAFFEI
ITALIANA PETROLI S.p.A. Dott. Simone ALFONSI
KUWAIT PETROLEUM ITALIA S.p.A. Ing. Salvatore LUCIFORA
TAMOIL ITALIA S.p.A. Dott.ssa Silvia GADDA
EG ITALIA Srl Dott. Maurizio MANGIONE
RETITALIA S.p.A. Dott. Dario FALCHI
UNEM Ing. Claudio SPINACI
ASSOPETROLI Dott. Andrea ROSSETTI
Oggetto: Insostenibilità costi energetici, urgenti misure di sostegno.
Le scriventi Organizzazioni, hanno appena inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri interessati, una pressante richiesta affinché la Categoria venga ricompresa fra i soggetti economici destinatari di provvedimenti di “sostegno” a compensazione del “caro energia”.
Ciò, ovviamente, non può essere sufficiente ad alleviare la sofferenza delle gestioni sempre più costrette fra margini insufficienti ed esplosione dei costi quali, appunto, quello dell’energia, cresciuto a dismisura nel corso degli ultimi mesi: si rende quindi necessario – ad avviso delle scriventi – che i titolari di impianti debbano farsi, in qualche modo, carico dei crescenti aumenti delle “bollette” per evitare il tracollo economico delle gestioni (la riduzione del servizio, l’azzeramento dell’illuminazione notturna, ecc.).
D’altra parte gli stessi titolari di impianti – qualunque sia la loro fonte di approvvigionamento – sono i soli a poter muovere liberamente il prezzo raccomandato al pubblico come risultante dell’impennata del prezzo dei greggi (e dei prodotti finiti) ma anche dell’energia elettrica, spalmando in un mercato molto più ampio di quello del Gestore che ha come proprio limite e confine il passo carrabile dell’impianto. E l’aumento dei prezzi maturato in questi mesi sta a testimoniare la scelta fatta dai titolari di autorizzazione/concessione.
È necessario, quindi, promuovere azioni che abbiano come obiettivo quello di mantenere il prezzo all’interno del range previsto dagli Accordi: proprio per questo motivo, le scriventi chiedono un urgente ed indifferibile incontro prima di adottare iniziative unilaterali che potrebbero gravare sul prezzo al pubblico e sulla riduzione del ricorso all’illuminazione dei piazzali, come annunciato nella lettera allegata che indica, insieme alla insostenibilità della situazione, anche possibili “sbocchi” della protesta.
Infatti non appare sostenibile che sia il Gestore, peraltro già penalizzato da un mercato aggressivamente concorrente in forme lecite ed illecite, possa – lui solo – fare fronte a questa situazione senza ricorrere a forme estreme di protesta.
Le scriventi Organizzazioni invitano pertanto i Destinatari della presente ad avviare in tempi strettissimi il richiesto confronto evidenziando che, in assenza di iniziative concordate, dovranno attivare iniziative sindacali atte a garantire almeno le minime tutele alla Categoria.
FAIB – FAIB AUTOSTRADE
FEGICA
FIGISC – ANISA