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LO SCIOPERO AUTOSTRADE TERMINA DOMATTINA – NEL DL “RILANCIO” IN FORSE LE MISURE DI SOSTEGNO

Le Organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti autostradali di distribuzione dei carburanti, nel rilevare la buona adesione allo sciopero, annunciano di ritenere opportuna la riapertura degli impianti già nella giornata di domani, alla turnazione delle ore 06:00, onde limitare disagi all’utenza ed al trasporto merci.

COMUNICATO STAMPA FEGICA ANISA DEL 13.5.2020

SCIOPERO AREE DI SERVIZIO AUTOSTRADALI: ADESIONE DELL’87% DEI GESTORI. GOVERNO DISTANTE DALLE URGENZE REALI. I GESTORI ANTICIPANO LA RIAPERTURA.

Ha preso avvio alle ore 22.00 di ieri lo sciopero nazionale dei Gestori delle aree di servizio autostradali, estrema decisione per sollecitare l’attenzione e l’iniziativa del Governo, prima promessa durante la fase acuta dell’emergenza ed ora semplicemente rinnegata.

Secondo i dati ricevuti dalle strutture sindacali territoriali e dalle informazioni pubblicate dai concessionari autostradali, l’adesione allo sciopero dei Gestori (al netto delle aree aperte per garantire i servizi minimi e di quelle gestite direttamente dalla compagnie petrolifere) risulta essere dell’87% su base nazionale, con punte oltre il 90% in alcune delle principali tratte.

Un risultato significativo, fatto registrare in condizioni davvero estreme per la categoria, che offre una chiara dimostrazione di quanto il Governo sia del tutto impotente di fronte alla distanza che proprio non riesce a non mettere tra sé, i proclami che si accatastano l’uno su l’altro, le sterili polemiche da cui si fa assorbire e le urgenze che vivono i processi produttivi, i servizi, le infrastrutture e le imprese, i lavoratori, le persone che da essi dipendono, i Gestori tra le altre.

In queste circostanze, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio – si legge in un comunicato congiunto – mostrato con forza il segnale di compattezza della categoria, non ritengono necessario protrarre più a lungo del necessario la forma di protesta avviata ed invitano i Gestori ad anticipare la riapertura alle ore 6.00 di domani 14 maggio, anche allo scopo di contenere i disagi per la mobilità dei cittadini ed il trasporto delle merci.

E le notizie che arrivano dal fronte del decreto legge “Rilancio” non sono per nulla positive rispetto alla vicenda dei contributi figurativi per le imprese dei gestori autostradali: la norma inserita all’ultimo momento nel testo del decreto, infatti, non ha ottenuto il visto di conformità a causa della mancanza della relativa relazione tecnica.

Su tema, condividendola integralmente (conclusioni comprese), pubblichiamo – altrettanto integralmente per g.c. – la nota di STAFFETTA QUOTIDIANA

CARBURANTI, IL TAVOLO INUTILE

La norma che dovrebbe aiutare i gestori delle aree di servizio autostradali potrebbe saltare dal Decreto Rilancio perché manca la relazione tecnica dell’Inps e del ministero del Lavoro. Eppure la crisi sulle autostrade era chiara fin da marzo. Il Mise aveva convocato un tavolo il 30 marzo (allargandolo senza motivo a tutta la rete carburanti). Tra le richieste dei gestori c’era anche l’intervento sui contributi previdenziali che il Mise sta tentando di far entrare nel Decreto. E al tavolo c’erano anche rappresentanti del ministero del Lavoro. C’è voluta la proclamazione dello sciopero per far scoprire al ministro Patuanelli la gravità della crisi e farlo intervenire in extremis, in modo frettoloso e incompleto. Con il risultato che l’intervento è stato bocciato dalla Ragioneria dello Stato. Certo, la disposizione potrà essere recuperata in extremis o nel corso dell’esame parlamentare. La cosa che lascia perplessi è che il Decreto Rilancio ha ormai accumulato un ritardo di un mese rispetto alla data prevista, visto che sarebbe dovuto uscire entro il 16 aprile, prima delle scadenze fiscali del primo trimestre. Nonostante il clamoroso ritardo, il tavolo sui carburanti non è riuscito a mettere insieme una norma con una relazione tecnica. La domanda purtroppo è retorica: che si fanno a fare i tavoli?