EMERGENZA SANITARIA. LA RETE CARBURANTI RIMANE IN SERVIZIO
COMUNICATO STAMPA del 12 marzo 2020
EMERGENZA SANITARIA. LA RETE CARBURANTI RIMANE IN SERVIZIO. I GESTORI: PRONTI A GARANTIRE PRESIDIO E RUOLO SOCIALE. NECESSARI PRESIDI MEDICI SUGLI IMPIANTI E SOSTEGNO ECONOMICO.
Preso atto della decisione del Governo di ordinare la regolare prosecuzione della distribuzione carburanti quale attività di prima necessità, i Gestori confermano orgogliosamente – pur nella difficoltà della situazione – la loro intenzione di continuare a garantire presidio, ruolo sociale ed erogazione in tutto il Paese di carburanti ed energia – in piena sicurezza, con le modalità possibili e secondo le indicazioni dei provvedimenti che verranno assunti – per consentire lo spostamento indispensabile delle persone ed il trasporto di tutte le merci, ivi compresi i presidi medici e chirurgici, per permettere anche la necessaria quanto straordinaria assistenza sanitaria alla cittadinanza.
Proprio perché ciò possa concretamente realizzarsi con efficacia, le Organizzazioni di categoria dei Gestori italiani – Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio – tornano a ribadire pressantemente l’urgenza con la quale debbono essere riforniti tutti gli impianti della rete con gli adeguati presidi medici (mascherine, guanti, disinfettanti, ecc.) che consentano di proteggere, per il possibile, la salute dei Gestori, dei loro addetti e di tutti i cittadini che per ragioni private o professionali si servono presso di loro.
Ma i Gestori non possono rimanere il silenzio e non denunciare alla cittadinanza che i “benzinai” sono stati lasciati soli perdurante la completa assenza ed il colpevole disinteresse delle compagnie petrolifere, dei retisti privati (con una sola eccezione) e delle società concessionarie autostradali che, fino ad ora, sono rimasti silenti ed inattivi: tanto sul piano della proposta quanto su quello degli interventi richiesti (economici e non).
Oltre a ciò, per fronteggiare al minimo l’inevitabile caduta dei consumi e la conseguente crisi economica, finanziaria ed occupazionale, appare essenziale, in prospettiva, che i Gestori siano ricompresi tra le categorie che possano beneficiare dei provvedimenti allo studio, di prossima emanazione, finalizzati a sostenere il lavoro e la liquidità delle imprese, ad estendere agli impianti di distribuzione carburanti gli ammortizzatori sociali già previsti per le aziende con più di 15 dipendenti, nonché a ritardare le scadenze fiscali in vista di un parziale ristoro per le imprese medesime, come già dettagliatamente chiesto al Governo.
Tuttavia – concludono Faib, Fegica e Figisc/Anisa – è imprescindibile che nell’immediato aziende petrolifere e retisti indipendenti garantiscano ai propri Gestori la liquidità necessaria a condurre – a volumi marginali – l’attività richiesta al pubblico servizio essenziale, anche attraverso la temporanea sospensione dei pagamenti di forniture di carburanti e dei canoni delle attività accessorie.
A questo specifico proposito, le Organizzazioni di categoria sono tornate a chiedere al Presidente Conte ed al Ministro Patuanelli un intervento di moral suasion soprattutto nei confronti di quei soggetti che, pur conservando la condizione di riversare l’ingente mole di denaro costituita dalle Accise – sarà bene ricordarlo – con un mese di dilazione, continuano a rimanere indifferenti ed inerti, pure in una contingenza tanto drammatica.
Roma, 12 Marzo 2020
Ing. Claudio Spinaci, Presidente UP
Dott. Andrea Rossetti, Presidente Assopetroli
Dott. Simone Alfonsi, Direttore rete Italiana Petroli SpA
Dott. Giovanni Maffei, Direttore Eni R&M SpA
Ing. Salvatore Lucifora, Direttore rete Kupit SpA
Dott. Carlo Guatteo, Direttore rete Tamoil Italia SpA
Dott. Maurizio Mangione, Direttore rete EG SpA
-LORO SEDI
Egregi Presidenti, egregi Direttori,
nel richiamare le recenti note – l’ultima recapitata nella giornata di ieri – sulla situazione emergenziale in atto che la Categoria – da sola – si trova ad affrontare, le scriventi Federazioni lamentano la costante inazione riscontrabile nei comportamenti delle compagnie petrolifere e dei retisti privati che non hanno fornito alcuna risposta alle pressanti richieste di intervento fattivo loro rivolte.
In altre parole i Gestori sono stati lasciati in balia degli eventi senza che venisse indicata una direzione e lasciando che, ciascuno, risolvesse i problemi emergenti a proprio modo. Quasi i Gestori (cui sono, però state recapitate lettere sul mancato raggiungimento di obiettivi commerciali) fossero un corpo separato rispetto alle sorti delle Aziende e del Paese.
Per cercare di far fronte ad una situazione disastrosa, le scriventi hanno avanzato precise e dettagliate richieste circa – a solo titolo d’esempio – la sospensione del pagamento dei carichi dei carburanti (in linea con le coperture fidejussorie); l’azzeramento degli affitti; la sospensione di ogni iniziativa tesa ad escutere fidejussioni (in relazione alla ridotta capacità dei Gestori di generare il necessario cash flow a causa della drastica diminuzione delle vendite); la fornitura dei presidi sanitari necessari a svolgere l’attività in sicurezza (che solo un operatore ha inteso onorare); ecc.
Come è di tutta evidenza ogni giorno (ed ora) che passa la situazione si fa ancora più grave ed il silenzio dei “partner commerciali dei Gestori” ancora più gravido di incognite.
Nel mentre le scriventi stigmatizzano tale comportamento, ritengono utile rappresentare alle loro controparti che, perdurando l’assenza di iniziative, saranno costretti a ridurre la loro attività all’essenziale (nonostante gli inviti contenuti nel DPCM del 12.3.2020) a contemplare che le attività da espletare in sicurezza possano essere fornite ricorrendo alla sola erogazione in modalità self ed a dare l’indicazione – ai singoli Gestori – di sospendere il pagamento di una o due forniture di carburante e della corresponsione degli affitti, per non dichiarare fallimento.
Allo stesso tempo, le scriventi Federazioni insistono sul fatto che, tenuto conto della emergenza sanitaria attuale, sono necessarie chiare indicazione ai Gestori che dovranno scrupolosamente attenersi alle istruzioni di carattere igienico e sanitario raccomandate dalle autorità, con costanza e rigore, nonché di adottare, anche in considerazione delle eventuali specifiche situazioni di necessità dovessero venirsi a creare, ogni altra iniziativa o strumento ritenuto ragionevolmente utile al perseguimento dello scopo di garantire la salute propria e dei clienti
Ciò, evidentemente, sarà oggetto anche di una separata comunicazione al Governo in cui, le scriventi, si riservano di inserire anche una valutazione dei comportamenti delle Aziende destinatarie della presente comunicazione che hanno finora agito come se il problema non le riguardasse: eppure, passata la crisi, il settore ripartirà ma se i Gestori saranno svuotati della loro capacità economica (si prevede una discesa di oltre il 70% dei volumi erogati), la ripartenza sarà più difficile se non impossibile.
Proprio sulla scorta di queste considerazioni – che sono le medesime tanto per la viabilità ordinaria quanto per quella autostradale (quest’ultima con l’aggravante dei consistenti oneri del personale) – le scriventi chiedono un’immediata rimodulazione del sistema di fatturazione (di prezzo e di margini pro-litro), considerato che, presumibilmente, le poche vendite si concentreranno sul self.
Le scriventi Federazioni manterranno, nei rapporti con i Gestori, questa linea di condotta e, ove dovessero arrivare contestazioni da parte dei titolari di impianti in merito alle modalità di vendita o ai pagamenti, offriranno -anche in un rapporto dialettico con il Governo – tutta l’assistenza della quale la Categoria avrà necessità. A tutela – in primis – della salute dei Gestori e degli automobilisti che effettueranno, in queste settimane, i rifornimenti presso gli impianti.
Le scriventi restano in attesa di CONCRETE INIZIATIVE e di un cortese cenno di riscontro.
FAIB, FEGICA, FIGISC/ANISA
PUBBLICHIAMO ALTRESI’ IN AGGIORNAMENTO IN DATA 13.03.2020
IL RISCONTRO DI ENI, DI ASSOPETROLI ED UNIONE PETROLIFERA