METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 06.12.2019 – N. 45/2019
BEARZI, FIGISC: PREZZI IN LIEVE CALO I PROSSIMI 4 GIORNI [-0,3 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 62,8 % PER LA BENZINA E PER IL 58,1 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,0 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di MODERATO CALO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi quattro giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO 0,3 CENT/LITRO IN MENO: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 28/11 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è diminuito con una variazione di -0,90 euro/barile [ossia dai 58,04 ai 57,14 euro/barile, con una media di 56,60 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro STABILE [con media settimanale ancora pari a 1,1031 dollari per euro contro la media di 1,1031 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SCESA di -0,9 cent /litro per il gasolio [ossia da 0,461 a 0,452 euro/litro, con una media settimanale di 0,450] e MAGGIORMENTE SCESA di -2,1 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,422 a 0,401 euro/litro con una media settimanale di 0,402] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, PARI A -1,1 ED A -2,6 CENT/LITRO.
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 28 novembre SONO variati di +0,3 cent/litro per la benzina e di +0,4 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a +0,4 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione per la benzina é stata pari a +0,2 cent/litro e pari a +0,2 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari ancora a +0,2), e per la modalità “servito”, la variazione è pari a +0,4 cent /litro per la benzina ed a +0,4 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari ancora a +0,4), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari a -0,4 cent/litro per la benzina ed a -0,4 cent/litro anche per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti, quindi, pari sempre a -0,4]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di -1,1 cent /litro per il gasolio e -2,6 cent/litro per la benzina] non hanno avuto ancora incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono aumentati di +0,7 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni di venerdì scorso [“PREZZI TENDENZIALMENTE IN AUMENTO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ”], sono state confermate in quanto nei primi quattro giorni i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 28 novembre SONO variati di +0,4 cent/litro per la benzina e di +0,4 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE è pari a +0,4 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione per la benzina é stata pari a +0,3 cent/litro e pari a +0,3 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,3), mentre per la modalità “servito”, la variazione è pari a +0,4 cent/litro per la benzina ed a +0,4 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,4), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari A -0,4 cent /litro per la benzina ed a -0,4 cent/litro per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti, quindi, pari a -0,4].
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 29,8/ 31,9 cent/litro in modalità “servito” e di 13,1/16,1 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 6 novembre 2019], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +0,5 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di -2,0 cent/litro e di -0,3 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +1,0 cent/litro per la benzina e di +1,0 anche per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN LIEVE CALO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI – ALMENO IN QUESTA PRIMA FASE INIZIALE – ENTRO 0,3 CENT/LITRO IN MENO.
Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 2 dicembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è pari a +22,4 cent/litro per la benzina e +20,3 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,0] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 62,80 % e per il 58,11 % su quello del gasolio».
NELLA RILEVAZIONE DEL 2 DICEMBRE 2019 IL GASOLIO HA IL TERZO E LA BENZINA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 27 novembre al 3 dicembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,6 cent/litro [tra un minimo di 10,1 per la modalità “self” (9,8 per la benzina e 10,2 per il gasolio) ed un massimo di 16,0 per la modalità “servito” (14,4 per la benzina e 16,4 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,6 cent/litro [tra un minimo di 13,1 per modalità “self” (12,8 per la benzina e 13,2 per il gasolio) ed un massimo di 31,2 per modalità “servito” (29,0 per la benzina e 31,7 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di ZERO cent/litro rispetto alla rete “colorata”, di +0,3 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 20 novembre al 26 novembre [+ 11,6 cent /litro su rete “colorata” e +17,3 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 27 novembre al 3 dicembre, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,9 cent/litro (16,5 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,9 cent/litro (18,4 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 20 novembre al 26 novembre, rispettivamente, i valori erano +9,5 e +10,3 cent/litro); quello del metano è più alto di 7,7 cent/litro (7,8 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 8,5 cent/litro (8,7 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 20 novembre al 26 novembre, rispettivamente, i valori erano +8,1 e +9,0 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».