Il Progetto Ghost di ENI, secondo quanto pubblica oggi, 31 luglio 2014, STAFFETTA PETROLIFERA, e che di seguito riproduciamo:
«Una catena di gestione con quattro “anelli”, che va da Eni (proprietaria dell’impianto) a Gestioni Innovative Srl (la società degli agenti Eni che ha gli impianti in comodato) a una ulteriore Srl (cui sono appaltati “alcuni servizi complementari”) fino al “gestore” che svolge effettivamente i servizi di controllo, guardiania e supervisione dell’impianto. Così funziona la gestione degli impianti Eni che rientrano nel “Progetto Ghost”.
Tutto ruota intorno alla Gestioni Innovative Srl, società con sede a Cosenza e capitale sociale di 119mila euro, che gestisce un numero imprecisato di impianti Eni in modalità ghost. Questa di volta in volta appalta i servizi di gestione dell’impianto a un’ulteriore Srl a seconda dell’area in cui sono i punti vendita (la Energia 3000 nel caso di Venezia) che a sua volta stipula un contratto di appalto di servizi con colui che svolgerà materialmente i compiti che erano del gestore.
Compiti tutt’altro che banali: assistere alle operazioni di scarico dei carburanti, rilevare settimanalmente le giacenze e l’eventuale presenza di acqua nei serbatoi, informare la Srl di eventuali incidenti, presidiare l’impianto in caso di interventi di manutenzione, provvedere alla funzionalità dell’accettatore di banconote, verificare la presenza degli estintori, comunicare mensilmente le letture dei contatori di elettricità e acqua, occuparsi della corretta esposizione e dell’aggiornamento dei prezzi, rifornire i contenitori dei guanti usa e getta, verificare l’allineamento dei prezzi praticati con quelli degli impianti vicini, provvedere alla pulizia dell’impianto e alla cura degli spazi verdi, verificare la corretta esposizione della cartellonistica e la presenza di carta per gli scontrini. Il tutto per un compenso per impianto di 3.600 euro l’anno più Iva, con contratto di un anno rinnovabile in forma esplicita, con diritto di recesso per l’appaltante con preavviso di 30 giorni e per l’appaltatore con preavviso di 90 giorni.»