Comunicato congiunto del 17 luglio 2014 FAIB FEGICA FIGISC CONCLUSO CON ESSO IL RINNOVO DELL’ACCORDO COLLETTIVO PER I GESTORI DI RETE ORDINARIA. INFRANTO IL MURO FINORA GRANITICO DEL RIFIUTO A NEGOZIARE OPPOSTO DA ANNI DAI PETROLIERI. E’ stato finalmente sottoscritto nella serata di ieri 16 luglio, l’Accordo collettivo aziendale con la ESSO ITALIANA SRL, che detta le condizioni economico-normative che regolano la relazione tra l’azienda multinazionale storicamente considerata leader delle compagnie petrolifere “private” in Italia ed i gestori della rete ordinaria di marchio. Si tratta di una Intesa che fissa una durata fino alla fine del 2015 e va a rinnovare ed integrare gli accordi precedentemente scaduti. L’Accordo concluso con ESSO – si legge in nota congiunta diffusa dalle Organizzazioni di categoria FAIB, FEGICA e FIGISC – assume una importanza che ha una portata generale che va ben oltre il merito delle questioni direttamente trattate, pure particolarmente significative. Prima di tutto – prosegue la nota – restituisce all’intero settore la dimostrazione tangibile che, anche in condizioni di mercato tanto difficili e degradate, è possibile giungere tra le parti ad una sintesi positiva e condivisa, rimanendo attentamente nell’alveo del solco tracciato dalla normativa speciale di settore ed in particolare del D. Lgs. 32/1998 e delle leggi 57/2001 e 27/2012. Non appare per niente secondario evidenziare, a questo specifico proposito, che l’Accordo faccia, in premessa, esplicito richiamo proprio a tali riferimenti normativi e rescinda, in conclusione, tutte le intese eventualmente concluse individualmente con singoli gestori, sostituite dalle condizioni negoziate in sede collettiva. Per altro verso, l’Intesa con ESSO attesta che, seppure con un Accordo che sul piano puramente economico può a giusta ragione essere definito “di solidarietà” – non apprezzando di certo come sarebbe stato necessario gli ulteriori oneri e criticità con cui anche i gestori a marchio Esso sono stati costretti a misurarsi in questi anni – è assolutamente possibile e compatibile con le attuali condizioni di mercato, e a maggiore ragione in prospettiva, rispettare ed apprezzare il ruolo e l’attività svolta dal gestore sia sul piano economico che su quello professionale. Segno evidente che se c’è la volontà, con i gestori le intese si possono trovare. Si è infranto in questo modo – conclude la nota congiunta – quel muro di intransigenza e di chiusura preconcetta e strumentale che, fino ad oggi, aveva di fatto caratterizzato il comportamento sostanzialmente dell’intera industria petrolifera. Un fatto, questo, che è auspicabile produca immediatamente il giusto spirito emulativo nelle altre azienda, necessario a restituire progressivamente quel grado di serenità e collaborazione nei rapporti all’interno del settore, unico capace di consentire di affrontare, riformare e risolvere le questioni strutturali nelle quali tutti i soggetti sono costretti attualmente ad agire.