METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 26.07.2019 – N. 30/2019
BEARZI, FIGISC: PREZZI STABILI I PROSSIMI 4 GIORNI [-0,3/+0,3 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 62,5 % PER LA BENZINA E PER IL 58,0 % PER IL GASOLIO, NELL’INSIEME IMPOSTE PER BEN 21,4 €C/LITRO IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di STABILITÀ DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO 0,3 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 18/07 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è AUMENTATO con una variazione di +1,81 euro/barile [dai 55,22 ai 57,03 euro/barile, con una media di 56,45 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN DEPREZZAMENTO [con una media settimanale pari a 1,1189 dollari per 1 euro contro la media di 1,1240 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SALITA di +1,8 cent /litro per il gasolio [ossia da 0,434 a 0,452 euro/litro, con una media settimanale di 0,448] e SALITA di +1,7 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,422 a 0,439 euro/litro con una media settimanale di 0,432] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI +2,2 E DI +2,1 CENT /LITRO.
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 18 luglio SONO variati di -0,6 cent/litro per la benzina e di -0,7 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE È PARI A -0,7 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione per la benzina é stata pari a -0,6 cent/litro e pari a -0,7 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,7), mentre per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,5 cent/litro per la benzina ed a -0,5 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari ancora a -0,5), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo in più anche la giornata odierna, variazione pari -0,5 cent/litro per la benzina ed a -0,5 cent/litro per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti ancora pari a -0,5]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di +1,8 cent/litro per il gasolio e +1,7 cent/litro per la benzina] non hanno avuto ancora incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono aumentati di +2,3 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni per venerdì scorso [«PREZZI TENDENZIALMENTE IN DISCESA – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI IN QUESTA PRIMA FASE ALMENO ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN MENO»], sono state confermate, ancorché in misura più ridotta nei primi quattro giorni del periodo; da giovedì 18/07, infatti, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, DIMINUITI per la benzina di -0,5 cent/litro e di -0,6 cent/litro per il gasolio [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a -0,6 cent/ litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self” sono DIMINUITI per la benzina ancora di -0,5 cent/litro e di -0,6 cent/litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti ancora pari a -0,6 cent/litro], nella modalità “servito” sono CALATI di -0,5 cent/litro la benzina e di -0,4 cent/litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a -0,4 cent/litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliati” risulta pari a -0,5 cent /litro per la benzina ed a -0,5 per il gasolio [media ponderale eguale a -0,5 cent /litro], nel corso della settimana consolidate verso i livelli previsti.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 30,9/ 32,0 cent/litro in modalità “servito” e di 15,1 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 26 giugno 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -0,9 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +2,9 cent/litro e di +1,3 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +0,7 cent/litro per la benzina e di +0,3 per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni inter-nazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE STABILI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI IN QUESTA PRIMA FASE ENTRO 0,3 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO.
Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 22 luglio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano IN PIÙ in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,4 cent/litro per la benzina e +20,9 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,4] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 62,51 % e per il 58,03 % su quello del gasolio».
NELLA RILEVAZIONE DEL 22 LUGLIO 2019 IL GASOLIO HA IL PRIMO E LA BENZINA HA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Massimo TERZI, il nuovo Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 17 luglio al 23 luglio i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,4 cent/litro [tra un minimo di 10,2 per la modalità “self” (9,5 per la benzina e 10,4 per il gasolio) ed un massimo di 14,9 per la modalità “servito” (13,1 per la benzina e 15,4 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,8 cent/litro [tra un minimo di 13,4 per modalità “self” (12,2 per la benzina e 13,7 per il gasolio) ed un massimo di 30,9 per modalità “servito” (27,8 per la benzina e 31,7 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di +0,3 cent/ litro rispetto alla rete “colorata”, di +0,1 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 10 luglio al 16 luglio [+11,1 cent /litro su rete “colorata” e +17,7 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 17 luglio al 23 luglio, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,4 cent/litro (15,2 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,1 cent/litro (16,5 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 10 luglio al 16 luglio, rispettivamente, i valori erano +9,4 e +10,1 cent/litro); quello del metano è più alto di 9,9 cent/litro (10,0 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 10,9 cent/litro (11,1 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 10 luglio al 16 luglio, rispettivamente, i valori erano +9,8 e +10,9 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».