BEARZI, FIGISC: PREZZI IN CALO NEI PROSSIMI 4 GIORNI [-0,5 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 61,8 % PER LA BENZINA E PER IL 57,2 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,3 €C/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA UNIONE EUROPEA
Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di DIMINUZIONE DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ALMENO DI 0,5 CENT/LITRO IN MENO: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 23/05 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è DIMINUITO con una variazione di -0,77 euro/barile [dai 60,83 ai 60,06 euro/barile, con una media di 61,79 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN STABILITÀ [con media settimanale pari a 1,1177 dollari per 1 euro contro la media di 1,1165 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è CALATA di -0,7 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,465 a 0,458 euro/litro, con una media settimanale di 0,464] e RIMASTA FERMA per la benzina [ovvero da 0,440 a 0,440 euro/litro con una media settimanale di 0,443] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI -0,9 E ZERO CENT/LITRO.
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 23 maggio SONO variati di -0,6 cent/litro per la benzina e di -0,7 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE È PARI A -0,7 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione per la benzina é stata pari a -0,7 cent/litro e pari a -0,8 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,8), mentre per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,3 cent/litro per la benzina ed a -0,5 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,4), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, variazione pari a -0,5 cent/litro per la benzina ed a -0,5 cent/litro per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti ancora pari a -0,5]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di -0,9 cent/litro per il gasolio e ZERO per la benzina, sia pure con andamento altalenante] non hanno avuto ancora incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono aumentati di +1,0 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni per venerdì scorso [«PREZZI TENDENZIALMENTE IN CALO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI PER QUESTA PRIMA FASE DI ALMENO 0,5 CENT/LITRO IN MENO»], sono state esattamente confermate nei primi quattro giorni del periodo; da giovedì 23/05, infatti, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, DIMINUITI per la benzina di -0,5 cent/litro e per il gasolio di -0,5 cent/litro [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale ancora a -0,5 cent/litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self” sono DIMINUITI di -0,5 cent/litro per la benzina e di -0,6 cent/litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a -0,6 cent/litro], nella modalità “servito” sono DIMINUIti di -0,3 cent/litro per la benzina e di -0,4 cent/litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a -0,4 cent /litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliati” risulta pari a -0,5 cent/litro per la benzina ed a -0,5 per il gasolio [media ponderale eguale ancora a -0,5 cent/ litro]. Nel corso della settimana si sono consolidate in relazione all’andamento delle quotazioni del mercato internazionale.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 30,2/ 30,8 cent/litro in modalità “servito” e di 14,4/14,7 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 30 aprile 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -2,9 cent/litro, mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di -2,9 cent/litro e di -2,9 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], e mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -0,1 cent/litro per la benzina e di +2,1 per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE IN CALO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI PER QUESTA PRIMA FASE DI 0,5 CENT/LITRO IN MENO.
Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 27 maggio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,2 cent/litro per la benzina e +20,8 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,3] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 61,80 % e per il 57,19 % su quello del gasolio».
NELLA RILEVAZIONE DEL 27 MAGGIO 2019 IL GASOLIO HA IL TERZO E LA BENZINA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 22 maggio al 28 maggio i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 9,9 cent/litro [tra un minimo di 8,8 per la modalità “self” (8,2 per la benzina e 8,9 per il gasolio) ed un massimo di 13,5 per la modalità “servito” (11,5 per la benzina e 14,0 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 15,8 cent/litro [tra un minimo di 11,6 per modalità “self” (11,0 per la benzina e 11,7 per il gasolio) ed un massimo di 28,7 per modalità “servito” (25,9 per la benzina e 29,4 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di +0,2 cent/litro rispetto alla rete “colorata”, di -0,1 cent/litro rispetto alle “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 15 maggio al 21 maggio [+9,7 cent/litro su rete “colorata” e +15,9 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 22 maggio al 28 maggio, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,8 cent/litro (15,2 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 10,9 cent/litro (17,3 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 15 maggio al 21 maggio, rispettivamente, i valori erano +9,5 e +10,6 cent/litro); quello del metano è più alto di 11,1 cent/litro (11,1 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 12,3 cent/litro (12,5 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 15 maggio al 21 maggio, rispettivamente, i valori erano +10,7 e +11,9 cent/litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».