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IL PRESIDENTE ANISA SU PROROGA BANDI E RISTRUTTURAZIONE

CANTARELLI, ANISA: FORSE UN PASSO AVANTI, MA RESTA IRRISOLTO IL NODO PREZZI ED ACCORDI

Il Ministero delle Infrastrutture ha deciso di procedere con la sospensione fino al 31.12.2015 dell’effettuazione dei bandi di gara per l’affidamento dei servizi: un tempo necessario – secondo il MIT e secondo Antitrust [che deve trovare giustificazione alla proroga, come si legge nei documenti che pubblichiamo di seguito] – per arrivare infine ad un piano di ristrutturazione della rete autostradale. È un passo avanti? Forse sì, se pensa alla lunghissima inerzia in cui è maturato il declino di un comparto, che, dalla privatizzazione, ha più che dimezzato gli erogati di carburanti e fortemente diminuito i volumi d’affari dei servizi di ristorazione, per contro raddoppiando royalties e pedaggi di più volte rispetto al tasso di inflazione, un comparto cioè che è stato marginalizzato sistematicamente nella propria componente economico-industriale proprio dalla esasperazione della componente della rendita. A questo passo si è arrivati perché si è preso atto semplicemente che così non si può andare avanti senza un generale bagno di sangue. I bandi vanno deserti, le aziende abbandonano le aree di servizio. Di qui la necessità ineluttabile di una ristrutturazione [il 20 % della rete è sul filo del rasoio della soglia di sostenibilità dei costi con altissimo rischio di caderne al di sotto, il 30 % ne è ormai largamente al di sotto: la somma è al cinquanta per cento] che preceda una nuova riproposizione dei bandi. In più si tratta di riuscire ad abbassare il tetto delle royalties: Antitrust, ad esempio, sembra forzare in questo senso le disponibilità del maggiore Concessionario a tarare le royalties in base alla diminuzione del traffico

Stefano CANTARELLI

Presidente Nazionale ANISA