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ANTITRUST: ABBANDONARE LOGICA ACCORDI – CONTRATTI ONE TO ONE

Di seguito, la parte saliente dell’intervento del Presidente di Antitrust, Prof. Giovanni Pitruzzella, nel corso dell’audizione del 20 marzo 2014 alla X^ Commissione Permanente della Camera dei Deputati sulle problematiche della distribuzione carburanti [in allegato il testo completo]

“L’intervento dell’AGCM è stato molto profondo e continuo nel settore; molte delle modifiche intervenute negli ultimi anni, e si tratta di modifiche assolutamente positive in una prospettiva concorrenziale (sviluppo della selfizzazione, sviluppo del non oil, sviluppo di impianti indipendenti no logo e della grande distribuzione organizzata) possono essere considerati come un diretto portato dell’attività dell’AGCM (varie segnalazioni a Governo e Parlamento, impegni assunti con le imprese petrolifere nel 2007, indagine conoscitiva sugli impianti indipendenti del 2012). Le innovazioni legislative che si sono susseguite negli ultimi anni sono state determinanti per raggiungere un nuovo assetto (più concorrenziale) del settore ma, ad avviso dell’Autorità, a nostro giudizio, alcuni interventi sono ancora necessari:

1) una piena liberalizzazione delle forme contrattuali che regolano i rapporti tra gestori e titolare dell’autorizzazione abbandonando definitivamente la logica degli accordi interprofessionali di categoria che ingessano e vincolano ad uno schema rigido le varie e diversificazioni situazioni presenti sul territorio;

2) un intervento deciso sulla chiusura degli impianti incompatibili ai sensi delle normative ambientali che prevedano chiare definizioni delle casistiche, severe penalità in caso di inadempienza, poteri sostitutivi delle amministrazioni centrali in caso di inerzia degli enti locali (una norma in tal senso era prevista in un disegno di legge governativo discusso in Consiglio dei Ministri il 13 dicembre 2013, cd DDL Stabilità).

3) una definitiva eliminazione dei vincoli residui all’apertura di impianti completamente automatizzati (anche nei centri urbani); dei vincoli all’apertura connessi ad obblighi relativi alla presenza contestuale di più tipologie di carburanti, ivi incluso il metano per autotrazione; degli ostacoli ad una piena liberalizzazione della vendita dei prodotti non oil, compresi i generi di monopolio, presso i distributori di carburante.”

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