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VERTENZA ENI: SCIOPERO CONFERMATO – ORDINE DEL GIORNO 27.02.2014

Riportiamo, di seguito, il testo dell’ordine del giorno dei Comitati di Colore Nazionali ENI di FAIB, FEGICA e FIGISC, unitamente al relativo allegato, alla locandina di chiusura degli impianti ed al volantino che illustra le rivendicazioni dei Gestori di marchio. Sempre in allegato inseriamo anche la lettera di convocazione del Ministero di apertura del tavolo di conciliazione della vertenza contrattuale.

Roma, 27 Febbraio 2014 

Comitati di colore Eni nazionali unitari Faib Fegica Figisc

Ordine del Giorno. 

Si è svolto oggi (27.02.2014) a Roma, in via nazionale 60, presso la sede della Confesercenti, l’Assemblea nazionale unitaria dei Comitati di colore Eni che fanno capo alla Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio, in merito alla vertenza nazionale proclamata dalle stesse Federazioni di Categoria. 

L’Assemblea, che ha visto un’ampia partecipazione dei gestori provenienti da tutto il territorio nazionale, ha pienamente condiviso le scelte compiute dalle tre organizzazioni al tavolo di trattativa con l’Eni, nonché le iniziative proclamate successivamente alla rottura della negoziazione provocata da Eni. 

L’Assemblea ha ribadito, inoltre, la piena condivisione del ricorso all’iniziativa di sciopero indetto a partire dalle ore 19:00 del 4 marzo, per terminare alle ore 7:oo del 7 marzo, senza escludere ulteriori iniziative di lotta. 

Nelle relazioni svolte dai tre Presidenti nazionali di Faib, Fegica e Figisc, che hanno dettagliato tutte le fasi della trattativa che si è protratta per oltre un anno, spiegando le ragioni che hanno portato le stesse ha registrare, loro malgrado, l’interruzione della negoziazione da parte dell’azienda, gli stessi hanno ribadito e invitato la categoria tutta a non sottoscrivere accordi singoli in assenza di una intesa nazionale e collettiva. 

I Presidenti hanno inoltre sottolineato come la categoria, con profondo senso di responsabilità in questa fase di grave crisi economica e dei consumi nel nostro Paese, ha offerto la sofferta disponibilità a condividere una intesa dai tipici contorni di «solidarietà» sotto il profilo strettamente economico del rapporto tra gestore ed azienda che però riconoscesse la centralità del ruolo e della professionalità delle gestioni e il valore delle intese collettive, oltre a introdurre regole e criteri condivisi per assicurare ai gestori condizioni eque e non discriminatorie per poter competere sul mercato nei bacini di riferimento e soprattutto rispetto al mercato extrarete. 

Eni, hanno sottolineato i Presidenti, si è improvvisamente e immotivatamente arroccata su una posizione di netta chiusura assumendo la decisione di interrompere la trattativa che era giunta ormai ad un passo dalla sua conclusione positiva: una posizione questa che non ha lasciato altro spazio alle associazioni che assumere le iniziative di protesta già proclamate. 

L’Assemblea ha denunciato il comportamento in atto dell’Eni che, immediatamente dopo l’interruzione del tavolo e ancora in queste giornate, sta illegittimamente aggirando l’obbligo di negoziare collettivamente le condizioni economico-normative e imponendo ai singoli gestori attraverso forti pressioni l’adesioni ad accordi individuali che, oltre al resto, nel merito sono penalizzanti e soprattutto assolutamente inadeguati a rispondere alle domande che pone il mercato ed alle esigenze drammatiche che condizionano pesantemente la possibilità di sopravvivenza delle piccole imprese di gestione.

Infine i Comitati hanno salutato con soddisfazione il preannuncio, arrivato nel corso dei lavori assembleari, dal Ministero dello sviluppo economico di una imminente convocazione volta alla composizione della controversia ed a ripristinare le condizioni per la ripresa di un confronto condiviso, utile e costruttivo a tutto il settore e alle gestioni Eni. 

Allo stesso modo, i Comitati di colore hanno inteso dare positivo riconoscimento all’attenzione che la Commissione di garanzia per lo sciopero nei pubblici servizi essenziali ha manifestato nel corso dell’audizione formale delle delegazioni delle Organizzazioni di categoria tenutasi in contemporanea, preannunciando al contempo il proprio impegno ad attivarsi, secondo le prerogative che la legge le assegna, allo scopo di ricomporre la vertenza. 

Approvato all’unanimità dall’assemblea.

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