Un Gestore di Due Carrare (Padova), operante in un distributore di carburante vicino all’ospedale, si è suicidato spiegando le motivazioni del proprio estremo gesto con un semplice biglietto: «La crisi mi ha tolto il sorriso». È andato al lavoro come tutte le mattine, poi però, in orario di pranzo, ha deciso di farla finita gettandosi da una finestra di una sala d’aspetto al decimo piano del monoblocco del nosocomiodi Padova. I sanitari non hanno potuto purtroppo che constatarne il decesso.
Un’altra vittima della crisi generale che attanaglia il Paese, un altro Collega, spezzato per di più dalla crisi particolare che travaglia il settore della distribuzione carburanti, nel quale le dure condizioni in cui operano le piccole imprese di gestione aggiungono ulteriori gravi cause di disagio fino a quelle situazioni di insostenibilità che stanno alla base di gesti così disperati.
Non solo, dunque, la crisi economica che tocca tutti, ma in modo particolare le conseguenze di una concorrenza senza regole minime per poter consentire di competere, di un calo dei consumi dovuto alla crisi ma anche alla pressione fiscale, di situazioni di indebitamento che non dipendono certo da usi non oculati delle risorse – fattori tutti che stanno piegando tutta una Categoria – portano la responsabilità oggettiva di questo tragico evento.
Di fronte a questa ennesima tragedia di una vita spezzata, parlano il dolore ed il cordoglio di tutti i colleghi e delle loro Organizzazioni di Categoria, di chiunque non può accettare che per queste ragioni si debba richiedere il sacrificio di una vita.