Dai media locali, riproduciamo il seguente articolo sulla vicenda di Foggia:
«Area di servizio nata da un parcheggio». Ma i consumatori continuano a premiare la concorrenza. L’ipermercato ha «monopolizzato il mercato», preannunciata una class action contro le compagnie: «Non ci fanno ridurre le tariffe».
I benzinai foggiani vivono giorni di disagio e di rassegnazione quasi inconfessabili. Il disagio è dovuto ai «prezzi stracciati» praticati dal distributore della Coop che a circa tre mesi dal suo insediamento ha fatto incetta di clientela, contribuendo comunque a calmierare le tariffe alla pompa di cui si sentiva un gran bisogno. La rassegnazione si deve invece alle compagnie petrolifere, accusate dai gestori di voler scaricare sul distributore finale le problematiche di un sistema ingessato che a Foggia però, come in altre piazze, sembra adesso del tutto saltato. Un tempo i prezzi apparivano tutti uguali, oggi invece gli automobilisti sono più attenti all’altalena dei centesimi e attuano una rigida selezione degli impianti cittadini. É a causa di questa nuova sensibilità commerciale – dettata dalla crisi, ma molto dal nuovo regime concorrenziale – che i gestori denunciano una contrazione degli affari vicina ormai al 40%. Ma fanno attenzione a non lamentarsi troppo, si rischia l’impopolarità puntando il dito solo contro Coop. I sindacati di categoria FEGICA-CISL, FAIB-CONFESERCENTI e FIGISC-CONFCOMMERCIO stanno perciò studiando una controffensiva contro Coop che metta però nel mirino anche le compagnie petrolifere colpevoli di non voler «prendere in carico le difficoltà delle categoria». «Siamo la foglia di fico dei petrolieri – la protesta degli esercenti – intaschiamo meno del 2% a litro e vorrebbero che fossimo noi, in questa situazione, a praticare gli sconti». Ma se contro le compagnie petrolifere le organizzazioni puntano a una class action su scala nazionale («Foggia modello di riferimento»), a livello locale non si intende tuttavia mollare la presa sulla Coop, il vero chiodo fisso. «Siamo del parere che la Coop con i suoi prezzi non abbia introdotto un libero regime di mercato – spiega Piero Forcella, segretario della FIGISC-CONFCOMMERCIO – ma un nuovo monopolio, perché riesce ad acquistare il carburante con una scontistica che noi ce la sogniamo. Volevamo aprire un confronto su questi temi, ma abbiamo trovato tante porte chiuse. Oltretutto vorremmo capire se l’impianto di carburanti alle spalle dell’ipermercato sia a norma e se è normale aprire un distributore di quelle dimensioni in un’area-parcheggio, nelle immediate vicinanze di uno svincolo. Il Comune dovrebbe darci una risposta, stiamo pensando di rivolgerci al Tar». I benzinai vedono sgretolarsi il mercato e i posti di lavoro. Ma non sono compatti: «Siamo una strana categoria – riconosce Forcella – né commercianti e nemmeno titolari delle nostre aziende». In queste settimane sono in discussione i rinnovi contrattuali con le compagnie, i sindacati denunciano «tensione tra gli esercenti» e affilano le armi. Ma ai consumatori va bene così.