BEARZI, FIGISC: PREZZI IN CALO NEI PROSSIMI GIORNI [-0,5/-0,7 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 61,8 % PER LA BENZINA E PER IL 57,2 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,3 €C/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA UNIONE EUROPEA
Bruno BEARZI, Presidente Nazionale della FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di DIMINUZIONE DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO 0,5/07 CENT/LITRO IN MENO: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 25/04 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è MARCATAMENTE DIMINUITO con una variazione di -3,74 euro/barile [dai 66,84 ai 63,10 euro/barile, con una media di 64,58 in corso della settimana], in forza di un cambio euro/dollaro IN DEPREZZAMENTO [con media settimanale pari a 1,1171 dollari per 1 euro contro 1,1225 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è DIMINUITA di -1,2 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,496 a 0,484 euro/litro, con una media settimanale di 0,486] e SCESA di -2,8 cent/litro, per la benzina [ovvero da 0,482 a 0,454 euro/litro con una media settimanale di 0,457] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI -1,5 E -3,4 CENT/LITRO.
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 25 aprile SONO variati di +0,2 cent/litro per la benzina e di ZERO cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE È PARI A +0,1 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione per la benzina é stata pari a +0,4 cent/litro e pari a +0,2 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,3), mentre per la modalità “servito”, la variazione è pari a ZERO cent/litro per la benzina ed a -0,1 per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,1), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, variazione pari a -0,6 cent/litro per la benzina ed a -0,8 cent/litro per il gasolio [in media tra i consumi dei prodotti pari a -0,7]. Le variazioni maturate in corso di settimana sul mercato internazionale [nell’ordine cumulato di -1,5 cent/litro per il gasolio e -3,4 per la benzina] non hanno avuto integrale incidenza sui prezzi finali, per il noto meccanismo dello smaltimento delle scorte acquistate a quotazioni precedenti, mentre i margini lordi industriali sono rimasti praticamente stabili rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni per venerdì scorso [«PREZZI TENDENZIALMENTE ANCORA, E PER L’ENNESIMA VOLTA, IN AUMENTO – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI ALMENO DI 0,7 CENT/LITRO IN PIÙ»], sono state confermate, ma in misura più ridotta, nei primi quattro giorni del periodo; da giovedì 25/04, infatti, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, AUMENTATI per la benzina di +0,5 cent/litro e per il gasolio di +0,4 cent/litro [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a +0,4 cent/litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self” sono AUMENTATI di +0,4 cent/litro per la benzina e di +0,3 per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a +0,3], nella modalità “servito” sono AUMENTATI di +0,3 cent/litro per la benzina e di +0,3 cent/litro per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a +0,2 cent/litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliati” risulta pari a -0,6 cent/litro per la benzina ed a -0,8 per il gasolio [media ponderale eguale a -0,7 cent/litro]. Nel corso della settimana si sono consolidate in relazione all’andamento in discesa delle quotazioni del mercato internazionale.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 27,6/29,4 cent/litro in modalità “servito” e di 12,4/13,2 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 3 aprile 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +0,7 cent/litro mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di +0,7 cent/litro e di +1,8 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +4,6 cent/litro per la benzina e di +2,0 per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI TENDENZIALMENTE – E FINALMENTE – IN DIMINUZIONE – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI CON SCOSTAMENTI DI 0,5/0,7 CENT/LITRO IN MENO.
Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 29 aprile [a causa delle festività pasquali per le quali la Commissione Europea non ha rilevato i dati del 22.04] lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,3 cent/litro per la benzina e +20,8 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,3] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 61,84 % e per il 57,23 % su quello del gasolio».
NELLA RILEVAZIONE DEL 29 APRILE 2019 LA BENZINA HA IL QUARTO ED IL GASOLIO HA IL TERZO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 24 aprile al 30 aprile i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 10,3 cent/litro [tra un minimo di 9,3 per la modalità “self” (8,7 per la benzina e 9,4 per il gasolio) ed un massimo di 13,5 per la modalità “servito” (11,3 per la benzina e 14,1 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,0 cent/litro [tra un minimo di 12,8 per modalità “self” (12,1 per la benzina e 13,0 per il gasolio) ed un massimo di 29,5 per modalità “servito” (26,3 per la benzina e 30,3 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione di ZERO cent/ litro rispetto alla rete “colorata”, di +0,2 cent/litro rispetto alle su “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 17 aprile al 23 aprile [+10,3 cent/litro su rete “colorata” e +16,8 su “pompe bianche”]; per quanto attiene agli altri prodotti, sempre nella settimana dal 24 aprile al 30 aprile, il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 10,0 cent/litro (15,5 % in più) rispetto alla media della rete ordinaria e di 11,1 cent/litro (17,5 % in più) rispetto alla media dei no-logo (nella settimana dal 17 aprile al 23 aprile, rispettivamente, i valori erano +9,9 e +11,0 cent/litro); quello del metano è più alto di 10,7 cent/litro (10,7 % in più) rispetto alla rete ordinaria e di 12,3 cent /litro (12,5 % in più) rispetto ai no-logo (nella settimana dal 17 aprile al 23 aprile, rispettivamente, i valori erano +10,5 e +11,8 cent/ litro); situazione determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».