MICHELI, FIGISC: PREZZI QUASI FERMI I PROSSIMI GIORNI [-0,3/+0,3 €C]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 61,4 % PER LA BENZINA E PER IL 57,2 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,3 €C A LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di RELATIVA STABILITÀ DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi 4 giorni, CON SCOSTAMENTI COMPRESI IN 0,3 CENT /LITRO IN PIÙ OD IN MENO: «Nel corso della settimana, dal giovedì precedente 06/09 ad ieri, il greggio di riferimento Brent è AUMENTATO con una variazione di +1,53 euro/litro [dai 65,76 ai 67,28 euro/barile, con una media di 67,54 nel corso di settimana] IN FUNZIONE DI UN cambio euro/dollaro QUASI STABILE [con media settimanale pari a 1,1599 dollari per 1 euro contro 1,1620 della settimana antecedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI è SALITA di +0,5 cent/litro per il gasolio [ossia da 0,498 a 0,503 euro/litro con una media settimanale di 0,507] e SCESA di -0,1 cent/litro per la benzina [ovvero da 0,461 a 0,460 euro/litro con una media settimanale di 0,467] E, CON IVA, LE VARIAZIONI PER I PRODOTTI SONO, RISPETTIVAMENTE, DI +0,6 E -0,1 CENT/LITRO.
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 6 settembre SONO variati di +0,1 cent/litro per la benzina e di +0,3 cent/litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti LA VARIAZIONE È PARI A +0,2 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione per la benzina é stata pari a +0,1 cent/litro e pari a +0,3 cent/litro per il gasolio (in media tra i consumi dei prodotti pari a +0,2), mentre per la modalità “servito”, la variazione è pari a +0,1 cent/litro per la benzina ed a +0,3 per il gasolio (cioè in media ancora a +0,2), mentre i prezzi CONSIGLIATI delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, variazione NULLA sia per la benzina che per il gasolio. Le variazioni, piuttosto volatili in corso di settimana, maturate sul mercato internazionale nella settimana appena trascorsa e soprattutto nella chiusura del 13/09 [nell’ordine cumulato di +0,6 cent/litro per il gasolio e -0,1 per la benzina] non hanno avuto ancora influenza sui prezzi praticati alla pompa per la benzina per il fisiologico meccanismo di smaltimento delle scorte acquistate a prezzi connessi alle quotazioni antecedenti, mentre i margini lordi sono apprezzati di circa 1,4 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni per venerdì scorso [«PREZZI IN LIEVE E GRADUALE DIMINUZIONE – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – ALMENO PER I PROSSIMI QUATTRO GIORNI CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO 0,3 CENTESIMI/ LITRO IN MENO»], non sono state confermate nei primi quattro giorni del periodo in dipendenza di un aumento dei margini industriali lordi di circa 1,0 cent/litro: da giovedì 06/09, infatti, i prezzi praticati hanno seguito la seguente dinamica: sono, mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i due prodotti, AUMENTATI di +0,3 cent/litro per la benzina e di +0,3 cent/litro per il gasolio [media per il mix quantitativo dei due prodotti eguale a +0,3 cent/litro], e, nel dettaglio, nella modalità “self” sono AUMENTATI DI +0,1 cent/litro per la benzina e di +0,2 per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari a +0,2], nella modalità “servito” sono AUMENTATI DI +0,3 cent/litro per la benzina e di +0,4 per il gasolio [media ponderale tra i due prodotti pari +0,4 cent/litro], mentre la variazione dei prezzi “consigliati” risulta pari ZERO sia per la benzina che per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di circa 26,8/ 30,1 cent/litro in modalità “servito” e di 11,7/15,6 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 14 agosto 2018], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +4,0 cent/litro mentre quelle dei prodotti finiti sono variate per la benzina di -0,4 cent/litro e di +1,5 cent/litro per il gasolio [tutti i valori sono con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +1,4 cent/litro per la benzina e di +1,8 per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di PREZZI RELATIVAMENTE STABILI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – ALMENO PER I PROSSIMI QUATTRO GIORNI CON SCOSTAMENTI COMPRESI ENTRO 0,3 CENTESIMI/LITRO IN PIÙ OD IN MENO.
Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle variabili di mercato (greggio, cambio, ecc.).
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 10 settembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,4 cent/litro per la benzina e +20,7 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,3] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 61,39 % e per il 57,16 % su quello del gasolio».
NELLA RILEVAZIONE DEL 10 SETTEMBRE 2018 IL GASOLIO HA IL TERZO E LA BENZINA IL QUARTO PREZZO PIÙ ELEVATO DI TUTTA L’UNIONE EUROPEA.
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 5 settembre all’11 settembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori [su una valutazione ponderale sia del mix dei prodotti che di quello delle modalità di servizio] di 11,1 cent /litro [tra un minimo di 10,0 per la modalità “self” (9,6 per la benzina e 10,1 per il gasolio) ed un massimo di 14,5 per la modalità “servito” (12,7 per la benzina e 14,9 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria e mediamente superiori di 17,1 cent/litro [tra un minimo di 13,1 per modalità “self” (13,1 per la benzina e 13,1 per il gasolio) ed un massimo di 29,1 per modalità “servito” (27,2 per la benzina e 29,6 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete delle “pompe bianche”: tale differenza risulta in variazione (-0,1 cent/litro su rete “colorata”, e ZERO cent/litro su “pompe bianche”) rispetto a quella registrata nella settimana dal 29 agosto al 4 settembre [+11,2 cent /litro su rete “colorata” e +17,1 su “pompe bianche”] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie (prezzi troppo elevati rispetto alla rete stradale ordinaria, elevato delta tra prezzo in “servito” e prezzo in “self”)».