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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 17.02.2017 – N. 06/2017

MICHELI, FIGISC: PREZZI ANCORA IN LIEVE AUMENTO NEI PROSSIMI GIORNI [+0,5 CENT]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 64,1 % PER LA BENZINA E PER IL 60,7 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,7 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per una aspettativa di LIEVE AUMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, CON VARIAZIONI COMPRESE ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ:

«Nel corso della settimana, dal giovedì precedente ad ieri, il GREGGIO di riferimento BRENT È QUASI STABILE con un lievissimo aumento in misura pari a +0,21 euro/barile [da 52,03 a 52,24, con una media di 52,63 nella settimana] e con un CAMBIO EURO/DOLLARO MEDIAMENTE IN CALO [media settimana a 1,0621 dollari per 1 euro contro 1,0710 della settimana precedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE CIF MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È DIMINUITA di -0,2 cent/litro per il gasolio [da 0,397 a 0,395 euro/litro con una media della settimana di 0,399] e DIMINUITA di -0,1 cent/litro [ossia da 0,403 a 0,402 euro/litro con una media della settimana pari a 0,412] per la benzina E, RISPETTIVAMENTE, ANCHE CON IVA, LE VARIAZIONI SONO DI -0,2 E -0,1 CENT/LITRO.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 9 febbraio SONO VARIATI di +0,5 cent/litro per la benzina, di +0,4 cent/ litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti il valore è pari a +0,4 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione è pari a +0,5 cent/litro per la benzina ed a +0,4 per il gasolio [media pari a +0,4], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a +0,4 cent/litro per la benzina ed a +0,3 cent/litro per il gasolio (in media +0,3 cent/litro), mentre i prezzi di listino delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione per la benzina pari a +0,9 cent/litro ed a +0,7 per il gasolio. Le variazioni del mercato internazionale intercorse nella settimana – che hanno registrano una continua altalena di rialzi e cali – hanno avuto un riscontro abbastanza lineare solo per i prezzi al consumo del gasolio, mentre i margini lordi delle compagnie sono rimasti stabili rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni di venerdì scorsoVARIAZIONI IN AUMENTO DEI PREZZI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI IN UN LIMITE CONTENUTO ENTRO 0,5 CENT/ LITRO IN PIÙ»], sono state integralmente confermate sia dal fatto che nei primi quattro giorni del periodo da giovedì 9, i prezzi praticati sono aumentati mediamente tra ambedue le modalità di servizio ed i prodotti di +0,2 cent/litro, di +0,2 cent/litro per la benzina e di +0,2 cent/litro per il gasolio nella modalità “self” e di +0,1 cent/litro per la benzina e di +0,1 cent/litro per il gasolio in modalità “servito”, sia dalle dinamiche dell’intera settimana.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 25,4/25,8 cent/litro in modalità “servito” e di 12,1/13,0 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 17 gennaio 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +0,9 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -0,5 cent/litro per la benzina ed invece di +0,1 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +0,9 cent/litro per la benzina e di +0,3 per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di MODERATE VARIAZIONI IN AUMENTO DEI PREZZI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI IN UN LIMITE CONTENUTO ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ, dovuto essenzialmente ad un meccanismo graduale di smaltimento delle scorte acquistate al prezzo di cessione degli ultimi aumenti di listino.

Le previsioni non possono andare oltre il termine ravvicinato di 4 giorni in considerazione delle volatilità che il mercato denota ormai da molto tempo.

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 13 febbraio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,1 cent/litro per la benzina e +21,0 per il gasolio [in media ponderale tra i prodotti +21,7] e le imposte hanno inciso nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 64,10 % e per il 60,67 % su quello del gasolio

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dall’8 febbraio al 14 febbraio i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 12,9 cent/litro [tra un minimo di 11,3 per la modalità “self” (11,1 per la benzina e 11,4 per il gasolio) ed un massimo di 14,8 per la modalità “servito” (14,2 per la benzina e 15,0 per il gasolio)] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria: tale differenza risulta in lieve calo rispetto a quella già registrata nella settimana dal 1° febbraio al 7 febbraio [13,1 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie».

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