MICHELI, FIGISC: PREZZI POCO MOSSI I PROSSIMI GIORNI [±0,5 CENT/LITRO]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,1 % PER LA BENZINA E PER IL 62,6 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,0 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una SCARSA MOVIMENTAZIONE DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, CON VARIAZIONI ATTORNO A 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO:
«Nel corso della settimana, dal giovedì precedente ad ieri, il GREGGIO di riferimento BRENT È LEGGERMENTE DIMINUITO in misura pari a -0,69 euro/barile [da 50,76 a 50,07, con una media di 49,46 nella settimana] e con un CAMBIO EURO/DOLLARO IN APPREZZAMENTO [media settimana a 1,0693 dollari per 1 euro contro 1,0600 della settimana precedente]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA per la benzina di -1,4 cent [da 0,378 a 0,364 euro/litro con una media della settimana di 0,368] e SCESA di -0,7 cent [ossia da 0,378 a 0,371 euro/litro con la media della settimana di 0,370] per il gasolio [rispettivamente con IVA -1,7 e -0,9 cent/litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 1° dicembre SONO VARIATI di +2,0 cent/litro per la benzina, di +2,2 cent /litro per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti il valore è pari a +2,1 cent/litro; per la modalità “self”, la variazione è pari a +1,9 cent/litro per la benzina ed a +2,0 per il gasolio [media pari a +2,0], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a +2,3 cent/litro per la benzina ed a +2,1 cent/litro per il gasolio (in media +2,2 cent/litro), mentre i prezzi di listino delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione per la benzina di +1,7 cent /litro e +1,7 per il gasolio.
Le dinamiche del mercato internazionale, in finale ribassista nella giornata di ieri, non sono state ancora trasferite sui prezzi praticati, per i noti meccanismi dello smaltimento delle scorte acquistate a prezzo più elevato, e non hanno ovviamente ancora recepito la diminuzione della quotazione della benzina [-1,4 cent/litro con IVA, ma non per il gasolio], mentre i margini lordi delle compagnie sono diminuiti di circa 0,5 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni del venerdì precedente [«aspettativa di RIALLINEAMENTO IN SALITA DEI PREZZI RISPETTO ALLE TENDENZE INTERNAZIONALI DI GREGGIO E PRODOTTI RAFFINATI, CON VARIAZIONI NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI QUATTRO GIORNI NEL LIMITE DI 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ»], sono state confermate in misura anche maggiore dalla dinamica dei prezzi al consumo nei primi quattro giorni, con un incremento medio tra i prodotti di +1,5 in modalità “self” e di +1,3 in modalità “servito”.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 23,3/24,93 cent/litro in modalità “servito” e di 10,4/12,4 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 9 novembre 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +8,2 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +5,0 cent/litro per la benzina, di +5,6 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +1,5 cent/litro per la benzina e di +1,8 per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi plausibili presupposti per una aspettativa di SCARSA MOBILITÀ DEI PREZZI CON VARIAZIONI NELLA MEDIA – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI 4 GIORNI NEL LIMITE DI ±0,5 CENT/LITRO, MEZZO CENT IN PIÙ OD IN MENO.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 5 dicembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,1 cent/litro per la benzina e +21,4 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,05 % e per il 62,58 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 30 novembre al 6 dicembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 13,6 cent/litro [tra un minimo di 11,8 ed un massimo di 15,4 a seconda della media della modalità di servizio] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata nella settimana dal 23 novembre al 29 novembre [13,7 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie».