MICHELI, FIGISC: PREZZI GIÙ I PROSSIMI GIORNI [MAX -1,5 CENT/LITRO]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,0 % PER LA BENZINA E PER IL 62,6 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,2 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una DIMINUZIONE DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, CON VARIAZIONI ATTORNO A 1,5 CENT/LITRO IN MENO:
«In una settimana, il GREGGIO di riferimento BRENT È DIMINUITO MARCATAMENTE, essendo sceso in misura pari a -3,85 euro/barile [da 45,75 a 41,90, con una media di euro /barile di 44,15] con CAMBIO EURO/DOLLARO IN APPREZZAMENTO [media della settimana a 1,0985 dollari per 1 euro]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA per la benzina di -2,0 cent [da 0,352 a 0,332 euro/litro con una media della settimana di 0,343] e SCESA di -3,6 cent [ossia da 0,362 a 0,326 euro/litro con una media della settimana di 0,345] per il gasolio [rispettivamente con IVA -2,4 e -4,4 cent/litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 28 ottobre SONO VARIATI di -0,1 cent/litro per la benzina e SONO RIMASTI FERMI per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti il valore è pari a ZERO; per la modalità “self”, la variazione è pari a +0,1 cent/litro per la benzina ed a +0,1 per il gasolio [media pari a +0,1], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,1 cent/litro per la benzina ed a ZERO per il gasolio (in media ZERO), mentre i prezzi di listino delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione sia per la benzina per il gasolio di -1,4 cent/litro.
Le dinamiche del mercato internazionale, a causa della caduta delle quotazioni avvenute a far data da inizio mese, NON sono stati trasferiti ancora sui prezzi praticati in ragione delle scorte acquistate a prezzi superiori, mentre i margini lordi delle compagnie sono saliti di circa 1,3 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni del venerdì precedente [«aspettativa di PREZZI TENDENTI ALLA STABILITÀ, CON VARIAZIONI NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI NON OLTRE 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO»], sono state confermate dalla dinamica dei prezzi al consumo nei primi quattro giorni [medie tra le due modalità e prodotti pari a +0,1 cent/litro e singolarmente per il «self» a +0,1 cent/litro e per il «servito» pari a +0,2 cent/litro] e per tutta la settimana.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 24,9/27,2 cent/litro in modalità “servito” e di 11,9/14,7 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 4 ottobre 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -1,0 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +4,7 cent/litro per la benzina, di -1,8 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +2,9 cent/litro per la benzina e di +3,4 per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono ad oggi i presupposti per una aspettativa di PREZZI IN DISCESA, CON UNA ASPETTATIVA DI VARIAZIONI NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI ATTORNO A 1,5 CENT/LITRO IN MENO.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 31 ottobre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,4 cent/litro per la benzina e +21,6 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,01 % e per il 62,58 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 26 ottobre al 2 novembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 13,4 cent/litro [tra un minimo di 11,5 ed un massimo di 15,3 a seconda della media della modalità di servizio] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata nella settimana dal 19 ottobre al 25 ottobre [13,5 cent /litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie».