MICHELI, FIGISC: PREZZI SU I PROSSIMI GIORNI DI 0,5-1,0 EUROCENT/LITRO. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,9 % PER LA BENZINA E PER IL 63,7 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,0 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per un AUMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, CON VARIAZIONI TRA 0,5 E 1,0 CENT/ LITRO IN PIÙ:
«In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È AUMENTATO, salendo in misura pari a +3,57 euro/barile [da 43,38 a 46,95, con una media di 44,96] con CAMBIO EURO CONTRO DOLLARO IN DEPREZZAMENTO [media della settimana a 1,1182 dollari per 1 euro]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SALITA per la benzina di +3,1 cent [da 0,323 a 0,354 euro/litro con una media della settimana di 0,343] e SALITA di +3,9 cent [ossia da 0,319 a 0,358 euro/litro con una media della settimana di 0,341] per il gasolio [rispettivamente con IVA +3,8 e +4,8 cent /litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 29 settembre SONO AUMENTATI di +1,6 cent/litro per la benzina e di +1,7 per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti il valore è pari a +1,7 cent/litro]; per la modalità “self”, la variazione è pari a +1,5 cent/litro per la benzina ed a +1,7 per il gasolio [media pari a +1,6], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a +1,4 cent/litro per la benzina ed a +1,5 per entrambi i prodotti, mentre i prezzi di listino delle compagnie – che sono cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di 2,5 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio.
Le dinamiche del mercato internazionale – con una marcata tendenza rialzista – sono stati trasferite abbastanza coerentemente, ma non ancora interamente, sui prezzi finali, mentre i margini lordi delle compagnie sono arretrati di circa 0,7 cent/litro rispetto alla media della settimana precedente.
Le nostre previsioni del venerdì precedente [«aspettativa di PREZZI TENDENTI ALL’AUMENTO, NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI IN 1,0 CENT/ LITRO IN PIÙ»], sono state puntualmente confermate dalla dinamica dei prezzi al consumo nei primi quattro giorni [medie tra le due modalità e singolarmente per «self» e «servito» pari a +1,0 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 24,6/26,1 cent/litro in modalità “servito” e di 11,8/13,7 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 7 settembre 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +4,3 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +6,3 cent/litro per la benzina, di +5,4 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +1,2 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti – tendenza dei movimenti delle quotazioni del greggio e dei prodotti finiti, ulteriore adeguamento dei prezzi al consumo agli aumenti dei prodotti finiti – per una aspettativa di PREZZI TENDENTI ALL’AUMENTO, NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI TRA 0,5 E 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 3 ottobre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,0 cent/litro per la benzina e +21,4 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,94 % e per il 63,70 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 28 settembre al 4 ottobre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 14,6 cent/litro [tra un minimo di 12,8 ed un massimo di 16,4 a seconda della media della modalità di servizio] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in aumento rispetto a quella registrata nella settimana dal 21 settembre al 27 settembre [14,0 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie».