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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 30.09.2016 – N. 35/2016

MICHELI, FIGISC: PREZZI SU I PROSSIMI GIORNI DI 1,0 EUROCENT/LITRO. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 67,1 % PER LA BENZINA E PER IL 63,9 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,1 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per un AUMENTO DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, CON VARIAZIONI ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ:

«In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È AUMENTATO, salendo in misura pari a +1,97 euro/barile [da 41,91 a 43,88, con una media di 42,37] con CAMBIO EURO/DOLLARO IN APPREZZAMENTO [media della settimana a 1,1224 dollari per 1 euro]; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SALITA per la benzina di +1,8 cent [da 0,323 a 0,341 euro/litro con una media della settimana di 0,325] e SALITA di +2,0 cent [ossia da 0,320 a 0,340 euro/litro con una media della settimana di 0,322] per il gasolio [rispettivamente con IVA +2,2 e +2,4 cent /litro].

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 22 settembre SONO RIMASTI QUASI FERMI [-0,1 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio ed in media ponderale (in base al mix dei consumi) tra i due prodotti il valore è pari a -0,1 cent/litro]; per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,1 cent/litro per la benzina ed a ZERO per il gasolio [media pari a ZERO], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,1 per entrambi i prodotti, mentre i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di +0,2 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio.

Le dinamiche del mercato internazionale – con una fortissima tendenza rialzista alla chiusura mercato di ieri – sono appena da oggi in via di trasferimento sui prezzi finali, mentre i margini lordi delle compagnie sono rimasti fermi rispetto alla media della settimana precedente.

Le nostre previsioni del venerdì precedente [«PREZZI TENDENTI ALLA STABILITÀ O A MODERATE VARIAZIONI, CONTENUTE, NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI IN 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO»], sono state puntualmente confermate dalla dinamica dei prezzi al consumo.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 25,2/26,6 cent/litro in modalità “servito” e di 12,2/14,1 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 30 agosto 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono scese di -0,5 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -0,5 cent/litro per la benzina, di -0,6 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -0,26 cent/litro per la benzina e di -0,5 cent/litro per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti – tendenza dei movimenti delle quotazioni del greggio e dei prodotti finiti, a seguito degli accordi OPEC per la riduzione della produzione – per una aspettativa di PREZZI TENDENTI ALL’AUMENTO, NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI IN 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ.

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data del 26 settembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,0 cent/litro per la benzina e +21,5 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 67,13 % e per il 63,94 % su quello del gasolio.»

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 21 settembre al 27 settembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 14,0 cent/litro [tra un minimo di 12,3 ed un massimo di 15,8 a seconda della media della modalità di servizio] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in lieve calo rispetto a quella registrata nella settimana dal 14 settembre al 20 settembre [14,3 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie».

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