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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 24.06.2016 – N. 25/2016

MICHELI, FIGISC: PREZZI IN DISCESA PER BREXIT: GIÙ GASOLIO E BENZINA DI 1,0 CENT/ LITRO]. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,6 % PER LA BENZINA E PER IL 63,5 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,8 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una DIMINUZIONE MEDIA DEI PREZZI – media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni, FINO A 1,0 CENT/LITRO PER PRODOTTO:

«In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È AUMENTATO [in misura pari a +1,09 euro/barile], e, nonostante un CAMBIO EURO/DOLLARO IN APPREZZAMENTO, si attesta ora su euro/barile 44,70 rispetto ai 43,61 dello scorso venerdì; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SALITA per la benzina di [+1,6 cent/litro] e RIMASTA QUASI FERMA [+0,1 cent/litro] per il gasolio [rispettivamente con IVA +2,0 e +0,1 cent/litro].

Pesa sulle previsioni l’effetto BREXIT che già in apertura odierna dei mercati ha fatto perdere 5 punti percentuali alle quotazioni dei greggi, ed in scia ai prodotti finiti, una tendenza da chiarire nei prossimi giorni e che si riverbererà sul prezzo al consumo finale per ovvi motivi tecnici di scorte solo dopo alcuni giorni.

Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 16 giugno SONO SCESI per la benzina [-0,5 cent/litro] E SCESI per il gasolio [-0,3 cent/litro], ed in media ponderale [in base al mix dei consumi] tra i due prodotti il valore è pari a -0,4 cent/litro – per i primi quattro giorni in misura inferiore alle nostre previsioni di venerdì scorso [«a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di venerdì o del tasso di cambio euro/dollaro…PREZZI IN CALO NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI QUATTRO GIORNI, CON VARIAZIONI CONTENUTE ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN MENO», per effetto degli sbalzi delle quotazioni internazionali], ossia in media ponderale tra i prodotti e le modalità di -0,4 cent/litro, di cui -0,4 in modalità self e di -0,2 in modalità servito – e, nel dettaglio, poi a settimana intera e con le variazioni in senso rialzista [per la benzina] verificatesi nelle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati [+0,020 euro/litro per la benzina, +0,001 per il gasolio], per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,6 cent/litro per la benzina ed a -0,3 per il gasolio [media pari a -0,4], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,6 cent/litro per la benzina ed a -0,2 per il gasolio [media pari a -0,3], mentre i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di -0,1 cent/litro per la benzina e di -0,1 cent/litro per il gasolio.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere sugli impianti dei propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 23,6/26,0 cent/litro in modalità “servito” e di 11,5/14,3 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 24 maggio 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +1,1 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di ZERO cent/litro per la benzina e di -0,1 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +0,5 cent/litro e di +2,3 cent/litro per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnico-politici [BREXIT in primis] per PREZZI IN CALO NELLA MEDIA DEI DUE PRODOTTI – media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito” – PER I PROSSIMI GIORNI, CON VARIAZIONI CONTENUTE ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN MENO.

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che nella data 20 giugno lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,5 cent/litro per la benzina e +21,4 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,55 % e per il 63,53 % su quello del gasolio

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 15 giugno al 21 giugno i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 12,9 cent/litro [tra un minimo di 12,3 ed un massimo di 13,4] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata nella settimana dall’8 al 14 giugno [13,0 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali della compagnie».

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