MICHELI, FIGISC: PREZZI SU PER UN EUROCENT NEI PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 67,3 % PER LA BENZINA E PER IL 65,1 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,9 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per un MODERATO AUMENTO dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni:
«In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È FORTEMENTE AUMENTATO [in misura di +3,43 euro/barile], e, parallelamente con un CAMBIO EURO/DOLLARO IN DEPREZZAMENTO, si attesta su euro barile 42,22 rispetto ai 38,78 dello scorso venerdì; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SALITA per la benzina di +1,9 e SALITA di +1,4 cent/litro per il gasolio [con IVA rispettivamente di +2,3 e +1,7 cent /litro].
Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 5 maggio SONO SCESI per la benzina [-0,7 cent/litro] E SCESI per il gasolio [-0,3 cent/litro], ed in media ponderale [in base al mix dei consumi] tra i due prodotti il valore è pari a -0,4 cent/litro – per i primi quattro giorni in misura inferiore alle nostre previsioni di venerdì scorso [«a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di venerdì o del tasso di cambio euro/dollaro…prezzi in calo con variazioni massime fino a 1,0 eurocent/litro in meno nei quattro giorni successivi»], ossia in media tra i prodotti di -0,2 cent/litro, di cui -0,2 in modalità self e di -0,4 in modalità servito – e, nel dettaglio, poi a settimana intera e con le variazioni in più ed in meno verificatesi nelle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati, per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,8 cent/litro per la benzina ed a -0,4 per il gasolio [media di -0,5], e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,6 cent/litro per la benzina ed a -0,7 per il gasolio [media di -0,7], mentre i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di -0,2 cent/litro per la benzina e di -0,2 cent /litro per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 23,6/26,6 cent/litro in modalità “servito” e di 11,8/15,1 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 13 aprile 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +4,4 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +1,5 cent/litro per la benzina e di +4,8 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +3,2 cent/litro e di +4,6 cent/ litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici – quotazioni internazionali del greggio e dei prodotti finiti in aumento, adeguamento graduale, per i meccanismi tecnici di smaltimento delle giacenze acquistate a prezzi anteriori più bassi, dei prezzi praticati nella rete – per PREZZI IN CRESCITA PER I PROSSIMI QUATTRO GIORNI, CON VARIAZIONI MASSIME ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN PIÙ nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che in data 9 maggio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,6 cent/litro per la benzina e +21,5 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 67,30 % e per il 65,10 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 6 maggio al 12 maggio i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 12,7 cent/litro [tra un minimo di 11,9 ed un massimo di 13,4] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata la scorsa settimana [13,3 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».