MICHELI, FIGISC: PREZZI IN CALO DI 1,0 €CENT NEI I PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 68,4 % PER LA BENZINA E PER IL 66,2 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,6 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una DIMINUZIONE dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni: «In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È STAZIONARIO [+0,03 euro/barile], e, parallelamente con un CAMBIO EURO/DOLLARO LIEVEMENTE RIAPPREZZATO, si attesta su euro/barile 34,70 rispetto ai 34,67 di venerdì scorso; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA per la benzina di -1,1 e di -2,1 cent/litro per il gasolio [con IVA rispettivamente di -1,3 e -2,6 cent/litro]. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 31 marzo SONO CALATI DI POCO per la benzina [-0,2 cent/litro] E DI PIÙ per il gasolio [-1,2 cent/litro], in media tra i due prodotti di -0,8 cent/litro – in misura corrispondente alle nostre previsioni di venerdì scorso per i primi quattro giorni [variazioni in più od in meno fino a 0,5 eurocent/litro nei quattro giorni successivi], ossia di in media tra i prodotti di -0,3 cent/litro, di cui -0,4 in modalità self e di -0,3 in modalità servito – e, nel dettaglio, poi a settimana intera e con le variazioni verificatesi nelle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati, per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,4 cent/litro per la benzina ed a -1,3 per il gasolio, e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,1 cent/litro per la benzina ed a -1,0 per il gasolio, mentre i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di -0,3 cent/litro per la benzina e di -3,0 cent/litro per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 24,1/25,4 cent/litro in modalità “servito” e di 13,1/13,7 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dall’8 marzo 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +1,5 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +3,4 cent/litro per la benzina e di -2,0 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +3,9 cent/litro e di +2,6 cent/litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici – quotazioni internazionali dei prodotti finiti in calo e marginalità positive – per PREZZI IN CALO NEI PROSSIMI QUATTRO GIORNI, CON VARIAZIONI MASSIME ENTRO 1,0 CENT/LITRO IN MENO nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che in data 4 aprile lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,3 cent/litro per la benzina e +21,2 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 68,44 % e per il 66,20 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 1° aprile al 7 aprile i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 12,6 cent/litro [tra un minimo di 11,2 ed un massimo di 14,0] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in aumento rispetto a quella registrata la scorsa settimana [12,3 cent/ litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».