MICHELI, FIGISC: PREZZI PRATICAMENTE FERMI I PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 68,5 % PER LA BENZINA E PER IL 66,1 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,6 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una STAZIONARIETÀ dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni: «In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È LIEVEMENTE DIMINUITO [-0,81 euro/barile, e, parallelamente con un CAMBIO EURO/DOLLARO RIAPPREZZATO, si attesta su euro/barile 35,42 rispetto ai 36,23 di venerdì scorso; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA per la benzina di -1,2 e di -1,1 cent/litro per il gasolio [con IVA rispettivamente di -1,5 e -1,3 cent /litro]. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 24 marzo SONO CRESCIUTI DI POCO per la benzina [+0,2 cent/litro] E RIMASTI FERMI per il gasolio, in media tra i due prodotti di +0,1 cent/litro – in misura corrispondente alle nostre previsioni di venerdì scorso per i primi quattro giorni [variazioni in più od in meno fino a 0,5 eurocent/litro nei quattro giorni successivi] e, nel dettaglio, poi a settimana intera e con le variazioni verificatesi nelle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati, per la modalità “self”, la variazione è pari a +0,3 cent/litro per la benzina ed a -0,1 per il gasolio, e per la modalità “servito”, la variazione è pari a +0,3 cent/litro per la benzina e nulla per il gasolio, mentre i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di +0,2 cent/litro per la benzina e nessuna variazione per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 22,6/23,8 cent/litro in modalità “servito” e di 11,9/12,3 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 1° marzo 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +2,3 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +4,8 cent/litro per la benzina e di +1,8 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di +5,3 cent/litro e di +5,2 cent /litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici – quotazioni internazionali dei prodotti finiti poco mosse e marginalità non ridondanti – per PREZZI STABILI NEI PROSSIMI QUATTRO GIORNI, CON VARIAZIONI MASSIME ENTRO 0,5 CENT/LITRO IN PIÙ OD IN MENO nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che in data 21 marzo [la rilevazione della Commissione Europea del 28 marzo non ha avuto luogo a causa delle festività pasquali] lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti»” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,6 cent/litro per la benzina e +21,1 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 68,51 % e per il 66,05 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 25 marzo al 31 marzo i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 12,3 cent/litro [tra un minimo di 11,0 ed un massimo di 13,6] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata la scorsa settimana [12,0 cent/ litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».